> > Imbrattato di nuovo monumento dedicato alla scorta Aldo Moro

Imbrattato di nuovo monumento dedicato alla scorta Aldo Moro

aldo moro

Grave atto di vandalismo contro il monumento alla scorta di Aldo Moro, anch'essa vittima dell'agguato delle Brigate Rosse del 1978

Degli incivili hanno imbrattato il monumento che celebra il ricordo della scorta di Aldo Moro. Questa era composta da cinque uomini, anch’essi uccisi dalle Brigate Rosse. Sulla lapide commemorativa, sono state scritte, con della vernice rossa, una grande B ed una grande R. Il monumento era stato inaugurato lo scorso 16 marzo, in occasione del quarantesimo anniversario del tragico e criminale evento. Circa un mese fa, la base di cemento del monumento era già stata imbrattata. In quel caso si trattò di una scritta nera con tanto di svastica che recitava: “A morte le guardie”.

Aldo Moro lapide imbrattata

Gravissimo atto di inciviltà a Roma. La lapide commemorativa della scorta di Aldo Moro è stata imbrattata. Su di essa sono state scritte le lettere B e R, con una vernice rossa. Una pattuglia dei carabinieri ha scoperto ieri sera l’atto di vandalismo. Il monumento, che ricorda e onora Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi, era stato inaugurato il 16 marzo scorso. Non si trattava di una data a caso, ma del quarantesimo anniversario da quel terribile agguato fatto dalle Brigate Rosse.
Il monumento, ancora prima dell’inaugurazione, era già stato rovinato. Il 21 febbraio scorso, infatti, gli abitanti della strada, la tristemente famosa via Mario Fiani, hanno notato sconvolti una scritta nera alla base della lapide. Vi era la scritta “A morte le guardie”, con tanto di svastica. Il monumento è stato subito prelevato, e portato a Stresa per essere restaurato.

Anche a Monte Compatri, in provincia di Roma, il monumento dedicato ad Aldo Moro che sorge nell’omonimo Parco Pubblico, situato nel centro della cittadina, è stata poco tempo fa imbrattato da alcuni incivili. Il consigliere comunale Francesco Ferri, con l’aiuto di alcuni abitanti volenterosi, ha ripulito il monumento.

Mistero Aldo Moro

Una fotografia scattata in via Fani il 16 marzo 1978, poco dopo il sequestro di Aldo Moro e l’eccidio della sua scorta, lascia aperto il mistero. L’immagine, scomparsa dal palazzo di giustizia di Roma, è stata ritrovata in una copia a Perugia. Si tratta nello specifico di una foto che potrebbe dare un volto a uno dei colpevoli che ancora oggi restano impuniti.
La persona ritratta non è uno dei brigatisti già identificati e condannati. Assomiglia molto a un boss di alto rango della ’ndrangheta, che scambiava favori con un militare dei servizi segreti.
Vladimiro Satta, uno storico che ha firmato vari saggi per smontare i falsi misteri del caso Moro, ha riconfermato la sua tesi. Sentito dall’ultima commissione parlamentare d’inchiesta, Satta ha dichiarato: “Moro è stato sequestrato e ucciso dalle Brigate Rosse di Mario Moretti”. Le tante dietrologie occorse di questi anni, ha aggiunto lo storico, hanno tolto l’attenzione dall’unico vero mistero, che merita di essere approfondito. Ossia, la questione della moto Honda.