> > Impiantano cuore non sano, 60enne muore dopo 48 ore

Impiantano cuore non sano, 60enne muore dopo 48 ore

cuore

Per un drammatico errore, muore un uomo di 60 anni che aveva gravi problemi cardiaci. Al defunto è stato impiantato un cuore non sano.

Grave svista in ospedale

Un uomo di 60 anni è morto all’ospedale San Camillo di Roma a causa di quella che sembrerebbe una svista. La tragica vicenda rimbalza tra la Capitale e Milano. Sull’accaduto la Procura capitolina guidata da Giuseppe Pignatone ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.

Un’operazione insperata

Il paziente soffriva di problemi cardiaci talmente seri che i medici gli avevano dato al massimo un anno di vita. praticamente una condanna a morte. Poi, però, sembra accadere il miracolo decisivo per il 60enne nel settembre 2016. Mentre si trova in vacanza con la famiglia, riceve una telefonata dell’ospedale San Camillo che lo avverte che c’è un cuore compatibile. Il suo nome è il primo in lista d’attesa. Si attiva la catena d’emergenza. Un elicottero decolla da Roma a Milano per prelevare l’organo. Il paziente si reca in ospedale. L’intervento viene eseguito correttamente. Ma l’uomo perde la vita in due giorni.

cuore

Cuore non sano del donatore

Nella sua relazione il medico legale spiega che il cuore impiantato non era affatto sano. L’organo era stato espiantato al San Raffaele di Milano ad un 50enne. Il donatore aveva avuto un arresto cardiaco. I medici sono riusciti a far ripartire il battito ma il loro intervento non è bastato a salvargli la vita. La procura milanese ora indaga contro ignoti.

Commento di Beatrice Lorenzin

Punta nel vivo, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin annuncia procedure di controllo e verifica su questo drammatico caso. “Si tratta di una notizia gravissima”, dichiara Lorenzin a Circo Massimò su Radio Capital, ma anche “singolare per un sistema come quello italiano. Con il Centro nazionale trapianti. Abbiamo procedure di massima sicurezza fra le migliori al mondo. Mi sembra uno di quegli errori tragici, ma anche inaccettabili. Vedremo se ci sono state delle falle e agiremo di conseguenza”. Il Ministro della Salute, pur condannando il fatto, un po’ minimizza l’episodio.

Fiducia scossa

Tutto può essere, e tutto deve ancora venire accertato. Ma è anche una situazione a dir poco imbarazzante. Una svista davvero poco professionale, che a questi livelli non deve nemmeno essere pensabile e concepibile. È inquietante e deprimente che queste cose vengano prese così alla leggera. Ora che questa notizia è stata diffusa, come si sentirà chi deve subire operazioni analoghe? Speriamo che almeno, serva da lezione a tutto l’ambiente sanitario. La nostra vita, è anche nelle loro mani, nelle loro competenze e nella loro serietà.