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In Belgio aumenta la domanda di pillole allo iodio

Chernobyl

In Belgio la richiesta di pillole allo iodio ha subito un vertiginoso aumento dopo l'inizio dei combattimenti nell'area di Chernobyl.

In Belgio è partita la corsa alle pillole anti-radiazioni a base di iodio. La popolazione teme infatti che la guerra tra Ucraina e Russia sfoci in un conflitto nucleare e che gli scontri nella zona della centrale di Chernobyl causino una fuga radioattiva.

In Belgio esistono sette reattori nucleari funzionanti, il cui spegnimento è previsto nel 2025, ed è possibile ritirare le compresse di ioduro di potassio presentando la propria carta di identità in farmacia.

In Belgio consegnate ai cittadini 30mila confezioni al giorno di pillole allo iodio

Stando a quanto segnalato dall’associazione dei farmacisti del Paese, giovedì 24 febbraio 2022, giorno in cui sono iniziati i combattimenti vicino a Chernobyl, 1.500 scatole da 10 pillole ciascuna sono state consegnate ai cittadini.

Nei due giorni successivi, la quantità è salita a 4mila confezioni al giorno e si stima di aver raggiunto quota 30mila lunedì 28 febbraio. Numeri quindi che tendono al record storico di 45mila del marzo 2018, durante l’attuazione del piano di sicurezza nucleare.

Il giornale Le Soir ha spiegato che assumere ioduro di potassio “satura la ghiandola tiroidea, prevenendo così l’assorbimento di iodio radioattivo”, e il conseguente “rischio di cancro alla tiroide”, nel caso in cui tale sostanza venga rilasciata nell’aria. Però, “le pastiglie di iodio non offrono protezione contro altre sostanze radioattive”, dalle quali è necessario ripararsi in caso di emergenza.

Utilizzo consigliato per minori e donne in gravidanza o allattamento

L’utilizzo di tali compresse è inoltre indicato solamente per alcune fasce di età. Infatti, in caso di fuoriuscita di radiazioni, sono in particolare i minori di 18 anni e le donne in gravidanza o allattamento a rischio tumori. Gli adulti tra i 18 e i 40 anni hanno invece una probabilità minore di contrarre un cancro alla tiroide.

Il rishcio cala ancora per gli over 40, per il quale l’uso delle pillole di iodio diventa “controproducente e persino potenzialmente tossico“, secondo l’Agenzia federale belga per il controllo nucleare, che ricorda come lo ioduro di potassio aumenti le possibilità di disfunzioni alla tiroide.

“L’attuale situazione in Ucraina non richiede l’uso compresse di iodio”

L’Agenzia federale belga per il controllo nucleare ha comunque voluto rassicurare la popolazione: “L’attuale situazione in Ucraina non richiede l’uso compresse di iodio”, si legge su Twitter. L’agenzia ha poi ricordato che le compresse di iodio non vanno assunte in via preventiva o su propria iniziativa, ma solo se indicato dalle autorità competenti.