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In cambio dell'alleanza, la Lega chiede la testa di Berlusconi

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Nel vertice di ieri tra Silvio Berlusconi, Roberto Formigoni, governatore uscente della Regione Lombardia, il segretario del Pdl Angelino Alfano e il responsabile organizzativo della Lega Nord, Roberto Calderoli è stata ribadita dal Carroccio la condizione indispensabile alla "sacra alleanza": Silv...

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Nel vertice di ieri tra Silvio Berlusconi, Roberto Formigoni, governatore uscente della Regione Lombardia, il segretario del Pdl Angelino Alfano e il responsabile organizzativo della Lega Nord, Roberto Calderoli è stata ribadita dal Carroccio la condizione indispensabile alla “sacra alleanza”: Silvio Berlusconi è di troppo. Faccia un passo indietro questa, la richiesta della Lega. Berlusconi dice di non poter “accettare delle cose a scatola chiusa”. Molto probabilmente si riferisce, in realtà, alla sua messa in disparte. Sul piatto della bilancia il Pdl mette le alleanze per le elezioni regionali in Lombardia e minaccia conseguenze anche per le altre regioni a conduzione leghista. Il concetto è molto semplice: o si è alleati su tutti i fronti o nessuno. Del resto queste sono le uniche carte che il Pdl può giocarsi per garantirsi il sostegno leghista alle Politiche. Maroni, dal canto suo, teme che appoggiare Berlusconi premier possa far perdere voti al Carroccio. Ecco perché il leader leghista, assente al vertice di ieri, spinge per Alfano. Vanno bene anche altri nomi ma non quello di Silvio Berlusconi. Le parti dovranno rivedersi.