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In Canada le temperature record hanno provocato 34 morti, la polizia avverte: "Attenzione agli anziani"

Canada temperature record morti

Con il record di 49,5 gradi, il Canada sta affrontando una pericolosa ondata di calore. Le autorità segnalano 34 decessi a causa delle alte temperature.

Il caldo africano non molla la presa in Italia e all’estero, con afa insopportabile e caldo rovente. Nel nostro Paese le temperaure sono di nuovo vicine ai 40 gradi al Sud, con picchi di oltre 40 gradi in Sicilia. Sulle Alpi e le vicine pianure è in arrivo una nuova pertrurbazione. Correnti più fresche nord occidentali potrebbero attenuare il caldo intenso. In Canada, invece, continuano a registrarsi temperature record, che hanno provocato persino 34 morti.

Canada, temperature record provocano 34 morti

Nello Stato del Nord America si segnalano temperature mai registratre prima. Nel Paese, che affronta generalmente un inverno piuttosto rigido, i cittadini sono stati colti impreparati a causa dell’ondata di calore. In seguito alle temperature altimissime – mai raggiunte in Canada da quando vengono calcolate – le autorità di Vancouver hanno denunciato la morte di 34 perone.

La causa è di un anticiclone alimentato da aria calda subtropicale, che ha fatto impazzire il termometro nella nazione con la foglia d’acero. Nella Capitale si sono toccati i 41 gradi. Nella città di Lytton, nella Columbia britannica, è stata segnalata la temperatura più alta mai registrata finora, pari a 49,5 gradi. Colpiti in particolare i più fragili e cresce l’allerta anche nelle vicine città statunitensi. Il disagio si sta trasformando in una tragedia e il caldo eccezionale proseguirà nei prossimi giorni, mentre in Italia l’arrivo della perturbazione potrebbe attenuare le temperature record registrate nell’ultimo periodo.

Canada, temperature record causano 34 morti: l’allerta della polizia

L’ondata di caldo che sta colpendo il Canada ha provocato la morte di 34 persone. Gli accertamenti sui decessi sospetti sono ancora in corso, ma la polizia ritiene che il calore sia stato un fattore determinante nella maggior parte dei casi.

Come comunicato dalle autorità canadesi su Twitter, in una sola giornata hanno ricevuto diciannove chiamate per morte improvvisa. Il giorno precedente altre quindici. Da qui l’appello a prestare attenzione alle condizioni dei propri familiari, proteggendo in particolare gli anziani, “perché le alte temperature e la scarsa qualità dell’aria non danno tregua”.

Canada, temperature record e 34 morti sospette: continuano i disagi

Negli ultimi giorni continuano a registrarsi temperature record in Canada. Colpita in particolare la costa Ovest del Paese, ma anche quella americana del Nord Ovest del Pacifico, dove cedono persino le strade. I cittadini segnalano numerosi disagi e sono in difficoltà, dovendo affrontare un’ondata di calore inaspettata e senza precedenti. A patire il caldo intenso sono anche gli orsi, che cercano di rinfrescarsi con un tuffo in piscina.

Intanto a Seattle, un’altra città nella quale si segnalano temperature altissime, Amazon ha ideato una nuova strategia per aiutare i cittadini a sopportare il caldo intenso, dando loro la possibilità di rinfrescarsi e rigenerarsi.

Nello stato di Washington, infatti, Amazon ha trasformato il suo Meeting Center di Seattle in un centro di raffreddamento aperto ai residenti dell’area, che in questo modo potranno rifrescarsi e affrontare meglio la temperatura esterna (superiore ai 40 gradi). Il centro consente di ospitare circa mille persone, in una città dove gran parte degli abitanti non dispone di aria condizionata. In genere, infatti, le temperature sono estremamente miti. Le aziende e le scuole sono state costrette a chiudere temperaneamente a causa del caldo estremo. Ai residenti, inoltre, si suggerisce di evitare attività all’aperto e mantenersi idratati.

Disagi anche a Portland, città dell’Oregon, dove è stato momentaneamente sospeso il servizio tranviario: il caldo intenso ha fatto sciogliere i cavi, rendendo inagibile il servizio. L’ondata di caldo intenso proegue da due settimane. Il National Weather Service l’ha definita “pericolosa”.