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In Italia volano le start up innovative

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Una recente indagine svolta dalla Direzione per la Ministero delle Imprese e del Made in Italy conferma il trend di crescita delle start up innovative in Italia.

Una recente indagine svolta dalla Direzione per la Ministero delle Imprese e del Made in Italy conferma il trend di crescita delle start up innovative in Italia. Trattasi di imprese giovani, ad alto valore tecnologico, con rilevanti potenzialità di crescita e rappresentative per questo di uno dei punti chiave della politica industriale italiana. Hanno la sede produttiva in Italia, un fatturato che non supera i 5mln di euro, non sono quotate in un mercato regolamentato e non distribuiscono utili.

Il report evidenzia anche il deciso aumento del valore medio di produzione delle startup, il più alto di sempre, il balzo della produzione complessiva e la crescita dell’attivo medio. Le Regioni più virtuose sono Lombardia, Lazio e Campania. Ammontano a quasi 2,5 mld di euro gli importi finanziati a fronte di 14.000 operazioni di finanziamento, un incremento del 68% dopo il + 60% dello scorso anno quando si era sfiorato il + 60% In crescita anche i prestiti garantiti dal Fondo di garanzia (FGPMI). Trend positivo anche per le startup innovative con oltre 1,9 mld di euro di finanziamenti erogati mentre il Fondi di Garanzia ne ha garantiti ben 1,5 mld con oltre 1,400 imprese finanziate (durata media del prestito 50 mesi). Una menzione a parte meritano gli incubatori certificati, società, in possesso dei requisiti previsti dal D.L. 179/2012, che offrono servizi a sostegno delle start-up innovative e che beneficiano di agevolazioni con l’iscrizione nella sezione speciale del Registro delle imprese. Le operazioni finanziate dal Fondo superano le 100 unità per un ctv di poco meno di 50 mln di euro. Chi sono gli investitori? Secondo fonti di StartupItalia, in testa troviamo i venture capital indipendenti, fondi corporate venture capital e governativi , in crescita di quasi il 45%. Determinanti sono stati poi i venture internazionali che hanno raddoppiato i loro investimenti nel nostro Paese. In lieve calo la quota finanziata dall’equity crowdfunding
Un segnale decisamente positivo che va sostenuto sempre di più a livello di apertura ai capitali stranieri da parte di tutte le nostre Istituzioni. Per fare rete ed essere maggiormente competitivi occorre poi focalizzarsi sulla crescita dei talenti, sulla messa a disposizione di maggior capitale di rischio e su una maggior convinzione da parte delle aziende a mettersi in gioco

I settori che attraggono più capitali risultano essere software, fintech e biotech. A seguire troviamo l’Immobiliare ,Energia ed ecommerce, Foodtech. Infine i campioni del made in Italy che hanno maggiormente performato nel 2022 sono Scalapay, Casavo e Satispay.