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Inaugurato Salento Biomedical Discrict, hub settore biomedicale

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Lecce, 24 giu. (askanews) - Inaugurato ufficialmente il "Salento Biomedical District", il primo polo nel settore biomedicale dell'area pugliese. Un grande hub nato da un progetto dell Università del Salento e di Medtronic Italia, insieme all Istituto di Nanotecnologia del Consiglio Nazionale dell...

Lecce, 24 giu. (askanews) – Inaugurato ufficialmente il “Salento Biomedical District”, il primo polo nel settore biomedicale dell’area pugliese. Un grande hub nato da un progetto dell Università del Salento e di Medtronic Italia, insieme all Istituto di Nanotecnologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR Nanotec) e al Center for Biomolecular Nanotechnologies dell Istituto Italiano di Tecnologia (CBN – IIT Lecce).

A tagliare il nastro è stata Gaia de Marzo, dottoranda dell Università del Salento in Ingegneria dei Materiali e Nanotecnologie presso il CBN-IIT Lecce, in rappresentanza del gruppo di studenti e dottorandi ideatori di un progetto di start up innovativa premiata lo scorso ottobre nella tappa leccese dell hackaton tour organizzato da Medtronic Italia. Un gesto simbolico che sottolinea il ruolo da protagonisti che i giovani talenti avranno in questa iniziativa.

Il progetto del “Salento Biomedical District”, che coniuga una forte colaborazione tra pubblico e privato, sviluppa la cultura biotecnologica mettendo a fattor comune le esperienze accademiche e industriali per la creazione di valore nel settore healthcare. Un incubatore di oro grigio, lo ha definito la virologa Ilaria Capua, in videocollegamento. Un ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato per il bene comune, ha ribadito il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri.

“E’ un ulteriore step – ha detto Michele Perrino, presidente e ad Medtronc Italia – di un viaggio iniziato nel 2019. Non partiamo oggi, siamo già partiti, ma l’apertura di questo spazio è testimonianza di quanto si voglia fare veramente bene, tutti gli istituti che partecipano, per il bene della Puglia e del Paese, non solo per il Salento. C’è molta emozione. Oggi è quanto mai attuale investire nella salute, investire nelle tecnologie biomedicali, parlare di competenze e di miglioramento di esiti clinici per i pazienti. Sono questi gli ingredienti che rappresentano l’unicità dell’iniziativa anche su scala nazionale. E questo ci dà ancora più la forza di voler fare, di accelerare perché il paese di tecnologie e di salute ne ha tanto bisogno. Ed è anche un momento ulteriore di contributo per la ripartenza economica del nostro Paese”.

Il “Salento Biomedical District” è un facilitatore di opportunità, programmi e iniziative per investire sui talenti degli studenti e delle imprese valorizzando così le loro idee ed esperienze.

“Noi – ha aggiunto Fabio Pollice, rettore dell’Università del Salento – vogliamo creare intorno a questo luogo un processo che attivi sinergie tra pubblico e privato, che crei un polo di eccellenza nel settore biomedicale, incrociando l’Università – i percorsi formativi – con i percorsi delle aziende. Questo è quello che vogliamo ottenere con la partecipazione delle istituzioni locali”.