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Incastrato nel nastro trasportatore. Muore bimbo di 4 anni

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Non ce l'ha fatta il piccolo di 4 anni rimastro coinvolto nell'incidente avvenuto in un'azienda agricola in provincia di Latina

Un bambino di 4 anni è morto nel reparto di terapia intensiva del policlinico Gemelli di Roma. Era stato ricoverato dopo essere rimasto incastrato in un nastro trasportatore in un’azienda agricola a Terracina. Dopo la corsa in ospedale, diversi sono stati i tentativi di rianimazione del personale medico ma non c’è stato niente da fare. Il cuore del piccolo ha smesso di battere. Sul caso stanno indagando i carabinieri di Terracina e gli ispettori dell’Asl.

Incastrato nel nastro trasportatore

Troppo gravi i traumi subiti dal piccolo, rianimato più volte dal 118 e giunto in ospedale a Roma già in condizioni disperate. Il bimbo era stato subito ricoverato nel reparto di terapia intensiva pediatrica del nosocomio della capitale ma niente hanno potuto i medici per salvarlo. Da una prima ricostruzione pare che il bambino, figlio di dipendenti dell’azienda, si trovasse nel piazzale dell’azienda, dove stava giocando. Lì sono collocati anche alcuni dei macchinari utilizzati quotidianamente dai dipendenti. Non è ancora chiara la dinamica dei fatti ma le braccia del piccolo sono rimaste intrappolate nel meccanismo di un nastro trasportatore. Così, inerme, il bambino è stato trascinato. Il personale del 118, giunto immediatamente sul posto, ha tentato di rianimarlo, al loro arrivo il bambino aveva perso i sensi per due volte ed era in arresto cardiaco. Sono tuttavia riusciti a stabilizzarlo e a farlo salire sull’eliambulanza diretta nella Capitale. Ma il macchinario avrebbe dovuto essere spento e allora chi lo avrebbe azionato improvvisamente? Malfunzionamento o incidente colposo?

Si indaga per accertare le responsabilità

Il tragico fatto è avvenuto nel pomeriggio di giovedì 12 settembre, all’interno di un’azienda agricola gestita da una cooperativa sita in via Caterina Fusco, traversa di via Lungo Sisto a Terracina, al confine con il territorio di San Felice Circeo. Una cooperativa che, fanno sapere, non sarebbe in attività in questo periodo dell’anno. Eppure il nastro trasportatore utilizzato per il lavaggio degli ortaggi era stato lasciato misteriosamente collegato alla corrente elettrica. Per questo i carabinieri di Terracina insieme con gli ispettori dell’Asl stanno indagando per fare chiarezza sulla natura dell’incidente. La loro priorità al momento è cercare di ricostruire con esattezza l’accaduto e verificare così eventuali responsabilità. Il bambino potrebbe non essere stato da solo e il sospetto è che un gioco possa essersi presto trasformato in tragedia. Agli inquirenti l’ingrato compito di scoprire chi abbia azionato il macchinario e soprattutto perché. Intanto, il sostituto procuratore della Repubblica di Latina, Antonio Sgarella, ha aperto un’inchiesta, che resta per il momento a carico di ignoti.