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Incendio a Milano, la rabbia dei condomini: “Doveva essere ignifugo"

Incendio Milano

Un grattacielo di Milano è completamente bruciato. I condomini sono molto arrabbiati e hanno dichiarato che "doveva essere ignifugo".

Un grattacielo di Milano è completamente bruciato. I condomini sono molto arrabbiati e hanno dichiarato che “doveva essere ignifugo“. Le persone che abitavano nel palazzo hanno perso tutto e la strada è piena di detriti.

Incendio a Milano: si temono cani e gatti intrappolati

Mentre i residenti nell’edificio sono tutti in salvo e in buone condizioni (non ci sarebbero ospedalizzati ma solo alcuni intossicati), potrebbe non essere così per gli animali domestici. Il timore è infatti che all’interno siano rimasti intrappolati i quattro zampe, come ammesso dallo stesso amministratore Augusto Bononi: “Ormai dentro dovrebbero esserci solo cani e gatti“.

L’uomo ha aggiunto che per fare una stima dei danni è ancora troppo presto e affermato che “ai soliti residenti che dicono ‘abbiamo perso’, li conforto rispondendo che per fortuna tutto è successo in un pomeriggio d’estate“.

Incendio a Milano: “Mai vista una cosa così”

La situazione attuale è che l’incendio formalmente ancora non è estinto completamente. Dentro la torre concretamente ci sarà ancora qualche focolaio che andrà verificato e spento. Mai vista a Milano una cosa così. Probabile che la facciata fosse fatta di materiale molto combustile” ha spiegato Giuliana Santagata, comandante dei Vigili del fuoco di Milano. In mezzo alla strada ci sono ancora i detriti, i pezzi di vetri e di facciata che si sono staccati durante l’incendio. Nessuno si sarebbe mai immaginato di vedere una cosa del genere a Milano e i condomini sono davvero molto arrabbiati per quello che è successo.

Incendio a Milano: la rabbia dei condomini

Tantissime famiglie abitavano in questo palazzo. In tutto erano settanta, alcune in vacanza, altre in gita, altre che sono dovute fuggire. Al nono piano abita il cantante Mahmood, che è stato raggiunto al telefono dai soccorritori. I residenti sono stati radunati su un prato accanto alla strada, nell’attesa della lista dell’amministratore di condominio per capire se qualcuno manca all’appello. Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano ha spiegato che “i primi ad accorgersene abitavano ai piani alti e scendendo hanno suonato il campanello degli altri condomini“. Sono tutti molto arrabbiati. Uno dei residenti ha spiegato che agli inquilini era stato detto che i pannelli di rivestimeno erano ignifughi. “Trattandosi di un edificio di notevole altezza con una particolare criticità nei riguardi della protezione da un incendio esterno alla facciata, per l’isolamento a cappotto è stato scelto un materiale isolante incombustibile come la lana di vetro al posto del materiale isolante plastico comunemente utilizzato in questa applicazione” si legge ancora sul sito dell’azienda che si è occupata del cappotto termico, la Isover Saint-Gobain.

Incendio a Milano: non ci sono state vittime

Per fortuna, nonostante la velocità dell’incendio e la violenza delle fiamme, non ci sono state vittime. Lo ha riferito il sindaco Beppe Sala, presente sul posto durante le operazioni di soccorso. Una ventina di persone sono state medicate sul posto per lievi intossicazioni. Ci sono decine di famiglie che in poche ore hanno perso tutto. Un totale di 150 persone. Molte famiglie erano in vacanze, altre erano fuori di casa. Quelle presenti sono riuscite ad uscire, ma per sicurezza i vigili del fuoco hanno iniziato a controllare casa per casa. Gli sfollati che non avevano parenti o amici che potessero ospitarli hanno trovato ospitalità in alcuni alberghi.