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Incendio in Cilento: arrestato piromane

Incendio

Un giovane di 24 anni è stato arrestato con l'accusa di aver appiccato un incendio nel Parco Nazionale del Cilento Alburni e Vallo di Diano

Un piromane di 24 anni di origini romene è stato arrestato a Teggiano, in Salento. L’accusa a lui rivolta è quella di incendio nel Parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano.

Arrestato un piromane nel Salento accusato di aver appiccato un incendio

E’ finito in manette un piromane di 24 anni di origini romene, colto in flagranza di reato. Il giovane è stato accusato di incendio nel Parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano.

L’uomo, infatti, è stato notato da un carabiniere che in quel momento non era in servizio, il quale, insospettito, ha deciso di seguire a piedi il piromane fino alla località Pedemontana. Che è la stessa zona in cui la scorsa settimana sono andati in fumo circa 80 ettari di macchia mediterranea.

Il piromane ha prima appiccato il fuoco lanciando un oggetto infuocato ad alcune sterpaglie presenti nelle vicinanze di un uliveto e poi nei pressi di un complesso di abitazioni. Il militare fuori servizio, grazie anche all’aiuto di alcuni cittadini, è riuscito immediatamente a spegnere il fuoco dopo aver fatto scattare l’allarme.

Successivamente il piromane è stato rintracciato e poi arrestato da una pattuglia dei carabinieri.

Incendi nel Cilento, i precedenti casi

Quello avvenuto quest’oggi è soltanto l’ultimo degli episodi di incendio capitato negli ultimi giorni nel Cilento. I carabinieri, infatti, sotto la guida del comandante Davide Acquaviva, sanno continuando i loro controlli nel Vallo di Diano e nel Tanagro dopo l’emergenza incendi degli ultimi giorni.

I roghi hanno mandato in fumo centinai di ettari di macchia mediterranea soprattutto nelle zone Atena Lucana, Auletta, San Rufo, Sassano e Teggiano.

Nei giorni scorsi, inoltre, è stato fermato ed arrestato un agricoltore di 61 anni accusato di aver appiccato degli incendi. Lo stesso 61enne ha dei precedenti. Ma in questo caso, almeno inizialmente si è professato innocente: “Credetemi, oggi non ho fatto niente. Non c’entro nulla con quest’ incendio”.

In seguito una mezza confessione è arrivata: “L’incendio di ieri è partito dal mio terreno. Ma non l’ho fatto apposta, stavo effettuando delle pulizie. Con il rogo di oggi però non c’entro nulla. Ve lo giuro”. La ricostruzione dei fatti però non ha convinto gli inquirenti, soprattutto perchè quando è stato fermato l’incendio era stato innescato da poco e nella zona non erano presenti molte persone. In serata l’uomo è stato comunque rilasciato, ma denunciato a piede libero.