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Incendio Grecia: gemelle disperse morte abbracciate ai nonni

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Le due gemelline Sophia e Vassiliki disperse dopo l'incendio in Grecia sono state ritrovate morte. I corpi stretti in un abbraccio con i nonni.

Le gemelline di nove anni Sophia e Vassiliki Philippopoulou sono state trovate tra quei 26 corpi rannicchiati insieme in un “ultimo abbraccio” su una scogliera di Mati, mentre le fiamme lambivano attorno a loro. Le piccole sono tra le 88 vittime del vasto incendio che ha devastato la Grecia. Il padre delle due bambine ha sperato fino all’ultimo di poterle ritrovare, magari ferite in qualche ospedale ma vive. Invece il test del DNA ha confermato che Sophia e Vassiliki sono morte abbracciate ai nonni con cui era non vacanza.

Trovate morte le gemelline disperse

Sophia e Vassiliki Philippopoulou sono morte “abbracciando” i loro nonni. E’ questa la tragica fine delle due gemelline di nove anni, rimaste vittime insieme ad altre 88 persone dell’incendio che nei giorni scorsi ha devastato la Grecia. Le ricerche delle due bambine erano iniziate lunedì 23 luglio 2018, quando sono scoppiati i primi grandi focolai. Le piccole erano in vacanza a Mati, località turistica costiera completamente distrutta dalle fiamme, a circa 40 km a nordest di Atene.

Con loro i nonni, che hanno tentato fino all’ultimo di portare in salvo Sophia e Vassiliki cercando di proteggerle anche con il loro corpo. L’annuncio del ritrovamento dei corpi è stato dato venerdì 27 luglio, quando tutta la Grecia era in apprensione per la sorte delle due gemelline e pregava per loro e per i loro genitori.

“L’epilogo è stato scritto. Tutti e quattro sono stati trovati che si abbracciano. Nemmeno la morte avrebbe potuto dividerli”, è stato il commento del detective assunto dalla famiglia Philippopoulou per ritrovare le sorelline. Sophia e Vassiliki erano tra i 26 corpi trovati rannicchiati insieme in un “ultimo abbraccio” su una scogliera di Mati, mentre l’incendio infuriava attorno a loro. I genitori delle gemelline hanno sperato fino all’ultimo, però, nel miracolo.

L’appello

La scomparsa delle due sorelle ha difatti attirato l’attenzione di tutta la Grecia dopo che il padre, Yiannis, ha affermato di aver visto le figlie in un video di una tv locale che trasmetteva le immagini di persone che scendevano da una barca da pesca usata per salvare alcuni sopravvissuti che si erano gettati in mare per sfuggire alle fiamme.

Yiannis ha quindi fatto un appello disperato ai microfoni della TV nazionale, chiedendo a chiunque fosse stato su quella barca di mettersi in contatto con lui. Le speranze dell’uomo sono andate in pezzi quando un altro passeggero dell’imbarcazione ha dichiarato che le bambine riprese erano in realtà le sue figlie.

Yiannis ha continuato a cercare Sophia e Vassiliki negli ospedali locali, ma alla fine si è dovuto arrendere alla realtà. IL DNA ha confermato infatti che quattro dei ventisei corpi trovati su quella scogliera erano delle piccole, rimaste strette ai loro nonni fino all’ultimo istante della loro vita. Ancora da identificare diversi altri corpi, che il fuoco ha reso completamente irriconoscibili.

Sale il bilancio vittime

Sale quindi a 88 il bilancio delle vittime dell’incendio scoppiato in Grecia, di cui il premier Alexis Tsipras si è preso la “responsabilità politica”. Il Ministero della Sanità ellenico ha comunicato inoltre che una donna di 40 anni è morta in ospedale per le gravi ustioni. Sono però almeno 12 però i pazienti che versano in gravi condizioni e che lottano ancora tra la vita e la morte.