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Incendio in un cantiere nautico a Fiumicino

Alcuni mezzi dei Vigili del Fuoco

Incendio in un cantiere nautico a Fiumicino nei pressi di Villa Guglielmi, barca in fiamme e rischio intossicazione per decine di cittadini

Incendio in un cantiere nautico a Fiumicino, con le fiamme che hanno avvolto un natante e con i residenti allarmati per una grossa nube di fumo tossico che si è diffusa nell’aria per ore. E’ accaduto tutto nel pomeriggio del 1 giugno presso un cantiere navale della cittadina marittima. Ad un certo punto si è alzata una fitta nuvola di fumo bianco, fumo che proveniva dalla zona adiacente la centrale Villa Guglielmi

Incendio in un cantiere nautico a Fiumicino, la coltre di fumo acre

Molti cittadini, allarmati da quello che stava succedendo, si sono riversati non senza qualche preoccupazione in strada ed hanno raggiunto la zona di origine del fumo. A quel punto si è svelata la causa di quella coltre che stava intossicando loro gli occhi ed il palato: una barca aveva appena preso fuoco all’interno di un cantiere navale affacciato lungo via della Scafa, nelle immediate vicinanze di Villa Guglielmi. 

Incendio in un cantiere nautico a Fiumicino, intervengono vigili del fuoco e polizia

A dare menzione del fatto anche un verbale della Polizia di Stato, le cui Volanti sono intervenute a razzo sul luogo dell’incendio intorno alle 17.30; con le pattuglie del 113 anche le unità dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile. Nel frattempo l’intera zona ha iniziato ad essere pervasa da un odore acre e fortissimo; i solventi usati per la carenatura dei natanti e per la loro manutenzione ordinaria sono infatti non solo molto infiammabili, ma anche estremamente tossici, e le esalazioni rischiavano di fare danni molto più seri delle stesse fiamme, che sono state domate in un tempo relativamente breve. In circostanze differenti ma con roghi che avevano interessato sempre dei natanti quella pericolosità era emersa in maniera evidente.

Incendio in un cantiere nautico a Fiumicino, ipotesi del dolo al vaglio degli operanti

Il timore di residenti ed operanti era infatti che il rogo, alimentato da quei solventi così infiammabili, potesse estendersi fino all’intera area del cantiere ed interessare anche le zone circostanti che sono fittamente popolate. Pochi minuti prima in un’altra zona di Fiumicino non molto distante da quella dove il natante ha preso fuoco, si era sviluppato un altro incendio di proporzioni più contenute. Gli agenti della Polizia di Stato hanno effettuato tutti i rilievi del caso e sono in attesa della relazione tecnica degli uomini del 115; con quella potranno eventualmente avvalorare l’ipotesi del dolo all’origine di quelle fiamme, che per il momento resta plausibile ma non accertata da esperimenti tecnici ufficiali. Iroghi dolosi sull’alto Litorale Romano, come dimostrano precedenti fatti di cronaca, sono purtroppo una eventualità tutt’altro che remota.