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Incendio al grattacielo di Londra: l'ultima telefonata di Gloria alla mamma

Londra

Le ultime telefonate di Gloria Trevisan, la ragazza italiana al momento ancora scomparsa insieme al fidanzato nel rogo del grattacielo di Londra

L’avvocato della famiglia Trevisan racconta come la madre e il padre della giovane hanno trascorso quella notte terribile parlando con la figlia: «Si trovava a Londra perché da noi una laureata con 110 non lavora». La prima volta che è squillato il cellulare nel paese di Camposampiero era buio da un pezzo. «Mamma, è successo qualcosa…». Ha avuto inizio così la terribile notte della famiglia di Gloria Trevisan. La 26enne padovana risulta ancora dispersa nel rogo del grattacielo di Londra insieme al fidanzato Marco Gottardi. Lui è veneziano, di un anno più grande. La ragazza stava avvertendo i genitori di “qualcosa di brutto” che stava succedendo ai piani inferiori della Grenfell Tower.

Da quel momento, Emanuela e suo marito Loris hanno continuato a parlare con la figlia, registrando le chiamate successive. Si sono fatti forza a vicenda. La figlia abitava al piano 23, pertanto i Vigili del fuoco avrebbero dovuto essere in grado di domare le fiamme prima che potessero raggiungere la cima del grattacielo. Poco dopo le 2 di notte, però, un’altra telefonata della figlia li ha allarmati. Stavolta la ragazza era infatti agitata, al punto che la madre le ha chiesto di parlare con Marco. Lui ostentava sicurezza, per tranquillizzare tutti. «Ci sono i pompieri, va tutto bene». Maria Cristina Sandrin, l’avvocato di famiglia, ha spiegato che sono state telefonate terribili, angoscianti. Ieri il legale ha passato la mattinata con i genitori di Gloria, riascoltando quegli audio. Nelle registrazioni si sente la ragazza raccontare passo passo quello che succede.

Londra: inizia il vero tormento

Verso le 3 di notte le tv hanno iniziato a trasmettere le immagini di quanto stava accadendo a Londra. Emanuela e Loris Trevisan parlavano intanto con la figlia mentre vedevano in diretta l’intervento dei soccorritori e la disperazione di chi riusciva a salvarsi. «Da qui non possiamo uscire, siamo bloccati», ha detto loro Gloria al telefono a un certo punto. Intorno alle 4 c’è stato il tempo per un’ultima telefonata. Il fumo stava per invadere l’intero appartamento. «Mamma, sto morendo. Grazie per quello che hai fatto per me». Poi, l’addio: «Sto per andare in cielo, vi aiuterò da lì». I genitori erano sconvolti.

La mamma racconta che a marzo la figlia era andata a Londra per realizzare il suo sogno di fare l’architetto. Dopo la laurea con 110, in Veneto le proponevano di lavorare per 300 euro al mese. Ma Gloria non voleva pesare sulla sua famiglia e ha quindi deciso di trasferirsi all’estero con il fidanzato. In poche settimane ha avuto l’occasione di guadagnare 1.800 sterline al mese, pari a 2.100 euro. Londra ha saputo offrirle ciò che meritava per le sue capacità. Anche papà Loris è arrabbiato: «È colpa dello Stato, che costringe i nostri figli a scappare all’estero per cercare un lavoro».