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Incendio Milano, sacchi di rifiuti sul terrazzo del 15esimo piano: ipotesi effetto lente

Incendio a Milano: sacchi sul terrazzo

I sacchi di rifiuti presenti sul terrazzo del quindicesimo piano potrebbero aver influito nello scoppio dell'incendio in via Antonini a Milano.

Emergono nuovi dettagli sull’incendio divampato in un edificioin via Antonini a Milano domenica 29 agosto 2021: sul terrazzo del quindicesimo piano da cui sono partite le fiamme ci sarebbero stati sacchi abbandonati con rifiuti e vecchie cianfrusaglie abbandonati.

Incendio a Milano: sacchi sul terrazzo

A spiegarlo sono stati il proprietario dell’abitazione e suo figlio, che viveva lì ma era fuori Milano da giugno. Dopo le prime audizioni in videoconferenza, costoro sono infatti stati ascoltati di nuovo dagli inquirenti in presenza. Si tratta di un dettaglio che potrebbe aiutare Vigili del fuoco e Procura a ricostruire quanto avvenuto esattamente il giorno del rogo.

Stando alle analisi dei pompieri, coordinati dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal Pubblico Ministero Marina Petruzzella, l’incendio si sarebbe originato per causa accidentale: potrebbe quindi essere partito proprio da quei rifiuti sul balcone. Dato che nei sacchi c’erano diversi oggetti tra cui forse materiale plastico, potrebbero essere stati questi a prendere fuoco a causa di un effetto “lente”: una bottiglia di vetro potrebbe cioè aver riflesso i raggi solari e incendiato un oggetto.

Incendio a Milano, sacchi sul terrazzo: il proprietario dell’appartamento

Stando a quanto appreso, il proprietario dell’abitazione in questione è un ingegnere esperto di sistemi antincendio che si era occupato, tra l’altro, delle porte antincendio dell’edificio. Nei verbali resi lui e suo figlio hanno confermato che, dato che non si trovavano nell’appartamento in quei giorni, la corrente elettrica era stata staccata.

Una circostanza confermata sia dall’analisi sui consumi e dalla lettura del contatore che dal portinaio Walter Aru che vi era entrato per annaffiare le piante grasse sul balcone. Ciò sembrerebbe far escludere un cortocircuito, a differenza di quanto si credeva in un primo momento quando si era ipotizzato un corto che aveva coinvolto il condizionatore.

Incendio a Milano, sacchi sul terrazzo: le indagini sui pannelli

L’altro versante su cui si stanno muovendo le indagini riguarda le certificazioni e la documentazione allegata alle pratiche edilizie. La magistratura vuole infatti verificare che i pannelli realizzati dalla ditta Alucoil (due lastre di alluminio e un cuore di Polietilene spessi in tutto 4 millimetri) fossero regolari e potevano essere utilizzati per costruite le vele di un edificio così grande. La prossima settimana andranno in Procura tecnici e responsabili delle società coinvolte.