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Incendio nel porto di Marina di Stabia, barca a vela a fuoco: morta una ragazza di 28 anni

Incendio Marina di Stabia

Una ragazza di 28 anni è morta nel porto di Marina di Stabia a causa di un incendio: la sua barca a vela ha preso fuoco nella notte.

Tragedia nel porto di Marina di Stabia, in provincia di Napoli, dove nella notte compresa tra domenica 29 e lunedì 30 agosto 2021 una barca vela ormeggiata ha preso fuoco: nell’incendio, su cui sono ancora in corso accertamenti, ha perso la vita una ragazza di 28 anni che sarebbe stata colta nel sonno mentre si trovava sull’imbarcazione.

Incendio a Marina di Stabia

I fatti si sono verificati intorno alle 3 di notte e al momento dell’incidente la giovane, che faceva parte dell’equipaggio, era l’unica persona a bordo della barca. Immediato l’allarme ai Vigili del Fuoco e sanitari del 118: i primi sono riusciti a spegnere tempestivamente le fiamme, ma purtroppo per la ragazza, rimasta intrappolata all’interno, non c’è stato nulla da fare. Le esalazioni sono infatti risultate fatali e hanno vanificato ogni tentativo di rianimazione da parte dei sanitari.

Incendio a Marina di Stabia, una vittima: disposta l’autopsia

Originaria di Roma, era una dipendente della società di Gragnano che aveva in gestione il mezzo, una barca a vela di 22 metri battente bandiera inglese. Il Pubblico Ministero Giuliana Moccia ha disposto il sequestro della salma per l’autopsia. Solo una volta terminati gli esami autoptici verrà consegnata ai familiari per i funerali.

Incendio a Marina di Stabia: aperta un’inchiesta

Sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta al fine di accertarne la dinamica e stabilirne le cause. Stando a quanto appreso l’incendio, che ha distrutto completamente l’imbarcazione poi semiaffondata, potrebbe essere stato causato dal malfunzionamento di una bombola di gas. Informazioni più approfondite arriveranno però una volta completati analisi e rilievi svolti dai militari della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia agli ordini del comandante Achille Selleri e coordinati dalla Procura di Torre Annunziata.