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Incendio in Portogallo, almeno 62 morti e 50 feriti

Incendio in Portogallo

Nellʼestate del 2003 i roghi che si svilupparono in diverse località uccisero circa 20 persone. Intanto, la polizia portoghese esclude il dolo ed il governo di Lisbona ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.

Incendio in Portogallo, un brutto episodio che porta nella mente della gente, quello che accadde nel 2003, con la morte di 20 persone. A distanza di quattordici anni, è ancora una volta un Portogallo sotto shock davanti alle immagini derivanti dal violento incendio che ha devastato le foreste attorno a Pedrogao Grande, 160 km a nord di Lisbona, facendo almeno 62 morti, molti dei quali carbonizzati nelle auto. Altri sono stati uccisi mentre cercavano di fuggire a piedi. Purtroppo, famiglie intere sono morte così. Per quanto concerne i feriti, i ricoverati sono ancora 50, di cui 5 gravi. Ma secondo il premier Antonio Costa i soccorritori individueranno altre vittime.

Oltre mille e cinquecento vigili del fuoco stanno lavorando nel disperato tentativo di spegnere l’incendio. In una prima ricostruzione, sembrerebbe che, ad alimentare le fiamme che hanno colpito la zona boschiva di Pedrogao Grande a 150 km a nord di Lisbona, sono state le alte temperature ed i forti venti. E tra le vittime ci sono almeno quattro bambini. Rodrigo, 4 anni, il primo identificato, poi c’è la piccola Bianca, anche lei di 4 anni che tentava di fuggire dalle fiamme con la nonna, e altri due bambini minori di 8 anni. Il governo di Lisbona ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale. Intanto la Farnesina ha riferito che “le autorità portoghesi, con cui l’ambasciata d’Italia è in costante contatto, hanno escluso la presenza di italiani tra le vittime finora identificate”.

In due auto ferme in mezzo ad una strada in un bosco sono stati trovati i cadaveri di 9 adulti e di due bambini. La polizia giudiziaria ha escluso che ci sia una mano criminale dietro a questa tragedia. L’incendio sarebbe divampato a causa di un fulmine caduto su un albero, in mezzo ad una vegetazione secca per la mancanza di pioggia da giorni. La diffusione fulminea delle fiamme è stata propiziata dalle alte temperature, sui 40 gradi, e da venti violenti fino a 200 chilometri all’ora. Spagna e Francia hanno inviato mezzi aerei per aiutare il Portogallo a lottare contro le fiamme e stamattina sono decollati da Ciampino due Canadair CL 415 del Dipartimento dei Vigili del Fuoco.