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Incendio Vesuvio: i piromani non hanno usato gli animali vivi per estendere le fiamme

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Nelle ultime ore è arrivata la smentita de Il Corriere. Per quanto riguarda l'incendio al Vesuvio, i piromani non hanno usato animali vivi per estendere le fiamme. E' una bufala.

Da quando ci sono incendi sul Vesuvio, sui social si rincorre la notizia di una pratica orrenda. Una pratica orrenda che vede coinvolti gatti vivi cosparsi di benzina e poi dati alle fiamme per estendere l’incendio e il fuoco che si sta propagando nell’area di Napoli intorno al Vesuvio.

Il Corriere della Sera ha verificato la notizia e sembrerebbe essere non vera. Sarebbe una fake news. Sarebbero stati usati animali vivi, in particolare gatti proprio per estendere i roghi nella zona del Vesuvio. I gatti sarebbero stati presi e cosparsi di benzina e in seguito lasciati liberi nei boschi in fuga per evitare che le fiamme che ormai da tanto tempo non danno tregua alla Campania non venissero spente.

La bufala dei gatti vivi

La notizia dell’uso di questi animali sta girando da stamattina ovunque, nei social e si tratta di una notizia terribile. Ci ha pensato Il Corriere della Sera che, parlando con la Forestale dell’area, ha smentito la notizia. Si tratta di una notizia che non ha fondamento. I roghi sono di origine dolosa, ma in base alle fonti della Forestale, gli animali, i gatti vivi, in questo caso, non c’entrano nulla. Meno male per la vita di quei poveri animali.

L’autocombustione non esiste. Gli stessi abitanti dell’area sanno benissimo che gli animali non c’entrano nulla. Come al solito, la colpa è dell’uomo che ha distrutto tutto causando danni incalcolabili al patrimonio naturale e alle abitazioni vicino. In base a quanto afferma anche la Forestale, l”incendio si è sviluppato per natura dolosa. Chiunque abbia appiccato l’incendio conosce bene quell’area, quei boschi e quei luoghi e sa benissimo come propagare l’incendio e come fare.

Lo stesso assessore di Torre del Greco sa benissimo che gli incendi che stanno invadendo la zona sono di natura dolosa. «Questi roghi sono sicuramente dolosi accesi uno dopo l’altro contestualmente, non si può non pensare che ci sia dietro la mano di uno o più responsabili. Poi le condizioni meteo non ci aiutano».

La pista felina in altri incendi

Sebbene la notizia riguardo l’uso dei gatti per estendere le fiamme sia stata smentita, non è la prima volta di cui si sente parlare. Nel Parco dei Nebrodi, in Sicilia, lo scorso anno, è già successo un fatto del genere. In Sicilia alla coda dell’animale veniva legato uno straccio imbevuto di benzina per propagare le fiamme. In Umbria per cercare di capire l’origine di alcuni incendi, era avanzata l’ipotesi dei gatti vivi. Ovviamente non si hanno conferme di quanto è successo, ma la smentita data da Il Corriere fa capire che gli animali, i gatti non c’entrano nulla. Ancora una volta, l’uomo fa del male alla natura e ai suoi stessi simili.