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Inchiesta Covid, Fadoi: "Allora siamo tutti colpevoli"

Inchiesta Covid medici al lavoro

Inchiesta Covid, Fadoi: "Tsunami imprevedibile, assurdo indagare chi sapeva di agire in scienza e coscienza"

Inchiesta Covid, la rivolta dei medici per voce della società scientifica della Medicina Interna (Fadoi): “Solo in Italia c’è un’iniziativa giudiziaria di questo tipo”.

Inchiesta Covid, la nota della Fadoi

Dopo le conclusioni della Procura di Bergamo riguardanti la mancata istituzione della zona rossa nel Bergamasco nel febbraio 2020, una voce autorevole rappresentativa del settore sanitario italiano ha commentato l’indagine:

“Appaiono incredibili le risultanze della chiusura delle indagini della Procura di Bergamo che ha portato a venti indagati e in cui si accusa a vario titolo di reati come omicidio colposo ed epidemia colposa membri dei precedenti Governi e alcuni tra i massimi esperti e clinici della sanità italiana la cui professionalità è riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo e ai quali va la nostra totale solidarietà”. È quanto dichiarano in una nota il presidente della Fadoi – la società scientifica della Medicina Interna, Francesco Dentali e il Presidente della Fondazione Fadoi, Dario Manfellotto.

“Allora siamo tutti colpevoli”

“Ma allora siamo tutti colpevoli, incapaci e negligenti perché noi tutti, non solo i decisori, abbiamo agito in base a quel che scienza, coscienza e conoscenza fornivano in quei momenti drammatici” affermano i due rappresentanti dell’associazione. ““In tre anni e ancora di più nel 2020, in quelle prime settimane in cui scoppiò la pandemia in Italia – continuano Dentali e Manfellotto – navigando al buio di fronte a una emergenza sconosciuta abbiamo dedicato tutta la nostra attività senza limiti d’orario, con un impegno totalizzante” ricordando poi le centinaia di morti tra medici e operatori sanitari.

“La pandemia ha colpito tutto il mondo”

Infine l’attacco diretto all’inchiesta:

Solo in Italia – affermano – c’è un’iniziativa giudiziaria di questo tipo. Siamo allora noi più intelligenti, più puri, più corretti? La magistratura italiana è la migliore al mondo perché è l’unica che ha scoperto degli errori? Ma ci siamo dimenticati che la pandemia ha colpito tutto il mondo e che l’Italia è stato il primo paese ad essere travolto? Se è così allora è inutile nascondersi dietro ad un dito: siamo tutti colpevoli. Gli internisti italiani sono colpevoli di aver lavorato 24 ore al giorno per affrontare la pandemia con le armi che avevamo a disposizione”.