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Incidente funivia Stresa-Mottarone, il procuratore di Verbania: "Freno disattivato consapevolmente"

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L’incidente avvenuto sulla funivia che collega Stresa al Mottarone si contorna di novità e dettagli raccapriccianti: le parole del procuratore Rossi.

Il procuratore di Verbania, Olimpia Rossi, ha parlato delle ultime novità riguardanti l’incidente della funivia che collega Stresa al Mottarone. A tal proposito sono emersi i primi dettagli: Luigi Nerini, Enrico Perocchio e Gabriele Tadini hanno di fatto “compiuto una scelta assolutamente consapevole”.

Incidente sulla funivia Stresa-Mottarone

I tre avrebbero dichiarato di aver disattivato il sistema frenante d’emergenza della cabina, confidando “nella buona sorte”: erano convinti che non si sarebbe mai verificato un guasto così grave alla fune d’acciaio.

Incidente sulla funivia Stresa-Mottarone, le novità

La manomissione dell’impianto frenante ha così provocato un terribile incidente in cui sono morte 14 persone, al momento l’unico ferito sta lottando in ospedale a Torino. Le persone fermate si trovano attualmente in stato di fermo: si tratta di Luigi Nerini, titolare delle “Ferrovie del Mottarone”, il direttore del servizio Enrico Perocchio e il capo operativo Gabriele Tadini.

Incidente a Mottarone, omissione volontaria

I dettagli della vicenda sono stati spiegati nel corso di una conferenza stampa. Il procuratore Olimpia Rossi ha parlato “non di una dimenticanza ma di un’omissione occasionale. La scelta è stata presa per ovviare a inconvenienti di tipo tecnico dovuti al malfunzionamento del sistema frenante d’emergenza”.

Nel frattempo a loro carico pendono le accuse di concorso per omicidio colposo plurimo, disastro colposo, lesioni gravissime e altri reati. La Procura di Verbania è fermamente convinta che i tre fossero pienamente consapevoli del malfunzionamento. L’ultimo episodio di manutenzione era avvenuto lo scorso 3 maggio 2021, anche se il problema non era stato risolto in maniera definitiva. Nonostante questo tutto è proseguito, ma poi c’è stata la tragedia costata la vita a 14 persone, un bambino di 5 anni è l’unico superstite.

Le prime ipotesi

C’era anche l’errore umano tra le ipotesi che la Procura di Verbania aveva valutato per dare una spiegazione alla tragedia della funivia del Mottarone, nella quale hanno perso la vita 14 persone. Ad affermarlo in riferimento all’inchiesta per omicidio plurimo colposo sull’incidente è stato il procuratore capo di Verbania Olimpia Bossi.

Per quanto riguarda la forchetta, si tratta invece di: “Un meccanismo che fa parte del sistema di blocco o sblocco della cabina, se sia stato rimosso o non sia stato reinserito questo resta nel campo delle ipotesi e dovrà essere accertato da un esame del reperto rinvenuto”.