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Incidente sul lavoro a Modena: donna di 40 anni morta incastrata in un macchinario

incidente sul lavoro Modena

Un incidente sul lavoro ha causato la morte di una donna di 40 anni. È successo in un'azienda a Camposanto, in provincia di Modena.

Ancora un incidente sul lavoro: a perdere la vita questa volta è una donna di 40 anni, rimasta incastrata in un macchinario di un’azienda della provincia di Modena.

Incidente sul lavoro a Modena

Dopo l’incidente avvenuto a Cuneo, un’altra drammatica notizia arriva da Modena. Intorno alle 8.30 di martedì 3 agosto 2021 una donna di 40 anni ha perso la vita a causa di un incidente avvenuto in un’azienda situata in via Panaria a Camposanto, in provincia di Modena.

Dalle prime ricostruzioni dell’accaduto, sembra che la vittima sia rimasta incastrata in un macchinario. Proseguono le indagini per ricostruire con chiarezza l’esatta dinamica dell’incidente e verificare le eventuali responsabilità.

Incidente sul lavoro a Modena: i soccorsi

In seguito all’incidente avvenuto in un’azienda del Modenese, sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118, che hanno cercato di salvare la dipendente. Tuttavia, per la lavoratrice non c’era nulla da fare.

Dalle prime informazioni rese note, la quarantenne stava lavorando con una fustellatrice. L’azienda si occupa di packaging e lavorazione della carta. I carabinieri e la medicina del lavoro sono al momento impegnati nella ricostruzione dell’accaduto.

Incidente sul lavoro a Modena: aumentano le morti bianche

Il bilancio dei morti sul lavoro nei primi mesi del 2021 appare particolarmente critico. I decessi denunciati tra gennaio e maggio 2021, infatti, sono stati 434, due in più rispetto allo stesso periodo del 2020 (pari a un incremento dello 0,5%) e ben 43 in più rispetto al 2019 (+11,0%). Franco Bettoni, presidente dell’Inail, presentando a Montecitorio la relazione annuale dell’Istituto ha dichiarato: “Il pesante bilancio infortunistico ci fa comprendere che non si fa ancora abbastanza. Non è sufficiente indignarsi ma occorre agire. Le norme ci sono e vanno rispettate. È necessario un impegno forte e deciso di tutti per realizzare un vero e proprio “patto per la sicurezza” tra istituzioni e parti sociali. Coinvolgere gli attori del sistema nazionale di prevenzione, rafforzare i controlli, promuovere una maggiore sensibilizzazione di lavoratori e imprese, potenziare la formazione e l’informazione per costruire una cultura della sicurezza, a partire dal mondo della scuola, dare sostegno economico alle aziende: sono tutte azioni da perseguire con determinazione e l’Istituto è pronto a fare la sua parte”.

Anche il trend delle malattie professionali ha subito un netto incremento nel 2021. Si contano quasi 24mila denunce nei primi cinque mesi di quest’anno, segnando un aumento del 43,4% rispetto allo stesso periodo del 2020.

La pandemia, inoltre, ha comportato un incremento dei contagi anche sul posto di lavoro. Il confronto con i primi cinque mesi del 2020 attesta per il 2021 un aumento sia degli infortuni in occasione di lavoro (+5,2%) sia di quelli in itinere (+10,0%). Così emerge dai dati Inail.