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Incidente sul lavoro a Villanterio, due morti: indagato il proprietario dell'azienda

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È indagato per omicidio colposo il titolare dell'azienda di Villanterio in cui due operai sono morti in un incidente sul lavoro avvenuto il 28 maggio.

Nuovi sviluppi nell’inchiesta sull’incidente sul lavoro avvenuto a Villanterio, in provincia di Pavia, lo scorso 28 maggio, nel quale due operai dell’azienda Digima sono morti dopo essere stati investiti da dai vapori tossici. Nelle ultime ore il titolare dell’azienda di lavorazione di scarti animali è stato infatti indagato per omicidio colposo. L’uomo è stato interrogato fino alla tarda serata di sabato al fine di ricostruire cosa possa essere andato storto all’interno dell’azienda da condurre alla morte i due operai. Tra le ipotesi un mancato rispetto delle norme di sicurezza, con annesso mancato utilizzo delle maschere anti gas.

Incidente sul lavoro a Villanterio: indagato il proprietario dell’azienda

Secondo la ricostruzione dei fatti avvenuta nell’inchiesta – coordinata dal sostituto procuratore Camilla Repetto – uno dei due operai sarebbe salito su una scala per raggiungere la vasca di decantazione presente in azienda, nella quale la parte liquida del prodotto viene aspirata per passare in un un serbatoio. A quel punto la pompa di aspirazione si sarebbe ostruita e nel tentativo di sbloccarla sarebbe stata provocata la fuoriuscita del gas tossico che ha fatto perdere i sensi all’operaio.

In suo soccorso è quindi immediatamente intervenuto il collega, che però è stato anch’esso investito dalla nube di gas rimanendo anch’esso privo di sensi. Nonostante il tempestivo intervento del 118, purtroppo la quantità di gas tossico inalato dai due operai è stata tale da comportare conseguenze fatali. Anche il titolare dell’azienda ha respirato parte del gas, fortunatamente senza gravi conseguenze.

Incidente sul lavoro a Villanterio: la difesa del titolare

Le indagini della procura si stanno al momento concentrando sul possibile mancato rispetto delle norme di sicurezza dell’azienda, comprese quelle sull’utilizzo delle maschere anti gas che se adoperate correttamente avrebbero potuto salvare la vita ai due operai. A sua discolpa, il titolare dell’azienda ha dichiarato che le maschere anti gas non fossero obbligatorie per operazioni di quel tipo, ma si dovrà attendere il giudizio di Ats e di una consulenza tecnica per capire se fossero veramente obbligatorie o meno.

Nel frattempo è stata disposta l’autopsia sui corpi dei due operai, al fine di stabilire con certezza le cause della morte e la dinamica dell’incidente. Ai fini dell’inchiesta potranno essere preziosi gli accertamenti condotti dai tecnici di Ats Pavia nella mattinata di sabato 29 maggio sui macchinari dell’azienda.