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Incidente Torino Piazza San Carlo: pronti avvisi di garanzia

Incidente Torino Piazza San Carlo

Incidente Torino Piazza San Carlo, cinque mesi dopo. Appare già lontanissima, nella memorie di molti la notte dei tragici fatti di piazza San Carlo; un bilancio di un morto e ben 1526 feriti. Una vicenda paradossale che fu l'epilogo non di un attentato ma niente meno che di una diretta della finale...

Incidente Torino Piazza San Carlo, cinque mesi dopo. Appare già lontanissima, nella memorie di molti la notte dei tragici fatti di piazza San Carlo; un bilancio di un morto e ben 1526 feriti. Una vicenda paradossale che fu l’epilogo non di un attentato ma niente meno che di una diretta della finale di Champions League tra Real Madrid e Juventus . Oggi, a cinque mesi da quell’incidente assurdo, creatosi per l’idiozia di un singolo o forse più, la procura si prepara a dare una svolta nell’inchiesta.

Spiccati avvisi di garanzia per l’incidente nel “salotto torinese”

Oltre dieci nuovi avvisi di garanzia, tutti pronti per essere notificati al Comune, alla Questura; senza tralasciare i Vigili del fuoco e la Prefettura. Non è escluso che, a figurare fra gli avvisi vi sia anche il sindaco che aveva la delega sulla sicurezza a quel tempo. Eppure, a rigor di logica in questa vicenda non esistono istituzioni non colpevoli. Tutte, nessuna esclusa, avrebbero potuto evitare la tragedia di quella notte. Una tragedia che invece si è toccata con mano e ha segnato la cittadinanza e indignato tutta l’Italia.

Uno fra gli esempi di imperizia più plateali, scevri da qualunque buonsenso in occasioni di eventi sportivi di tale portata fu la vendita di bevande in bottiglia sin dal pomeriggio di quel 3 giugno. Furono proprio i cocci di quei contenitori l’arma con cui rimasero feriti molti dei 1526 malcapitati. Senza tralasciare la calca immane di quella sera. Nessuna predisposizione idonea per segnalare vie di fuga in caso di necessità. Solo una moltitudine di gente, ben 3000 spettatori che, al momento di disperdersi (non è ancora ben chiara la motivazione che abbia spinto tutti a fuggire) sono rimasti praticamente schiacciati dal panico della gente o contro le transenne. E’ il caso dell’impiegata di Domodossola, Erika Pioletti, venuta a mancare dopo 12 giorni di agonia.

Incidente Torino Piazza San Carlo: news sulle indagini

A coordinare le indagini sul caso figurano i pubblici ministeri Antonio Rinaudo e Vincenzo Pacileo. Gli stessi si sono avvalsi di una consulenza tecnica ma, in dettaglio hanno sentito centinaia di testimoni, in questi cinque mesi, coadiuvati semper degli uomini della Digos. Queste scelte sono state attuate innanzitutto allo scopo di risalire alla dinamica dei fatti che avrebbe poi portato al panico in piazza. Non per ultimo sbrogliare, con dovizia la matassa ingarbugliata delle responsabilità organizzative di quella nottata assurda.

Ad oggi, sembra possa davvero essere definitiva la svolta. Nel registro degli indagati, attualmente, con l’accusa di omicidio colposo e lesioni gravissime sono iscritti due soggetti. Si tratterebbe del presidente e del direttore di Turismo Torino, l’ente organizzatore della serata, rispettivamente Maurizio Montagnese e Danilo Bessone. Non mjanca nemmeno la sindaca, Chiara Appendino, sebbene la sua sia l’accusa di un reato diverso: le lesioni più lievi, frutto soprattutto delle denunce di alcuni dei feriti. Non resta dunque che seguire la vicenda di Piazza San Carlo,per scoprire se finalmente vittima e feriti potranno ottenere giustizia.