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Incidenti mortali in moto e in pista: la lunga scia da Dupasquier ad Ambrosini

Incidenti mortali in pista: da Dupasquier ad Ambrosini

La scomparsa del pilota 19enne Dupasquier, dopo un incidente al Mugello, è l'ultima di una lunga serie di decessi in pista, causati da incidenti mortali

La prematura scomparsa del pilota motociclistico Dupasquier, morto ad appena 19 anni, il 30 maggio 2021, in seguito ad un incidente avvenuto nelle qualifiche di Moto3, è solo l’ultimo tragico decesso, che si verifica tra piloti di moto, durante delle competizioni sportive.

Nonostante infatti, il costante accrescimento delle misure di sicurezza, che via via negli anni sono diventate sempre più rigide, le competizioni sportive in moto, continuano a riservare sempre in più occasioni, esiti drammatici, in termini di incidenti dalle conseguenze gravissime, lo prova la lunga scia di decessi avvenuti in gare sportive dagli anni ’50 fino ad oggi.

Incidenti mortali in pista: i piloti di moto morti più recentemente

La morte di Dupasquier, pilota motociclistico scomparso a soli 19 anni, nella giornata del 30 maggio 2021, dopo un incidente nella gara di qualifica di Moto3 al Mugello, lascia attonito il mondo dello sport intero e in particolare quello del motciclismo e dei suoi innumerevoli fans.

La sua morte però purtroppo, non si configura come un caso isolato nell’ambito degli incidenti mortali in pista, che hanno provocato la scomparsa di piloti di moto. L’ultimo caso di morte a seguito di incidente in pista, è stato quello di Luis Salom, il pilota di Moto2 deceduto a soli 24 anni, il 3 giugno del 2016, dopo aver perso il controllo della sua moto durante una sessione di prove libere nel circuito di Montmelò, a Barcellona.

E come dimenticarsi di Marco Simoncelli, il pilota motociclistico italiano, morto sul colpo a soli 24 anni, il 23 ottobre del 2012, in seguito ad un gravissimo incidente verificatosi durante il secondo giro del Gran Premio di Malesia.

Incidenti mortali in pista: i due piloti morti rispettivamente nel 2010 e nel 2003

Il 2010 e il 2003 sono anni che segnano la morte di altri due importanti piloti di motociclismo. Shoya Tomizawa muore il 5 settembre 2010, a soli 19 anni, era un pilota motociclistico giapponese, che ha perso la vita sul circuito di Misano Adriatico, al dodicesimo giro di gara, dopo aver riportato un gravissimo trauma toracico in seguito all’incidente avvenuto in pista.

Nel 2003, più precisamente, il 20 aprile del 2003, muore Daijiro Kato, a soli 24 anni, anch’esso pilota motociclistico giapponese, è venuto a mancare in seguito ad un incidente in pista con la sua moto, avvenuto nella gara del 6 aprile 2003, quando il pilota si è schiantato con la sua Sukuza contro un muro di protezione della pista.

Incidenti mortali in pista: alcuni piloti morti dagli anni ’90 agli anni ’50

Dal 1994 al 1950 si verificano numerosi altri decessi in pista, relativamente a piloti di moto, l’elenco delle vittime è di fatto lunghissimo.

Tra questi si ricorderà certamente Noboyuki Wakai, morto a soli 25 anni, l’1 maggio del 1993, in Spagna, dopo un gravissimo incidente, in seguito al quale ha riportato una gravissima lesione cerebrale, che gli è stata fatale.

Il 1973 porta via con sè due motociclisti, Renzo Pasolini e Jarno Saarinen, morti il 20 maggio 1973, all’età rispettivamente di 34 e 27 anni, dopo un incidente avvenuto presso l’Autodromo Nazionale di Monza, poco dopo la partenza nella gara del Gran Premio d’Italia della classe 250.

Il 15 luglio 1951 muore un altro grande pilota motociclistico italiano, Dario Ambrosini deceduto a soli 33 anni, nel circuito di Albi. Ambrosini perse la vita durante le prove del Gran Premio di Francia.