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Incontro tra Conte e Draghi rinviato: si vedranno il 6 luglio

Conte-Draghi

Il tanto atteso incontro tra Giuseppe Conte e Mario Draghi, previsto oggi, 4 luglio, alle ore 16.30, è stato rimandato a mercoledì 6 luglio.

L’incontro tra Giuseppe Conte e Mario Draghi, particolarmente atteso, era previsto nella giornata di oggi, lunedì 4 luglio, alle 16.30, ma è stato rimandato a mercoledì 6 luglio. Nel tanto atteso giorno della verità, ci saranno diversi nodi da sciogliere, dal reddito di cittadinanza, alla pace in Ucraina e la questione Grillo-De Masi.

Incontro tra Conte e Draghi rinviato: si vedranno il 6 luglio

In molti si chiedono se il Movimento 5 Stelle resterà al governo o se uscirà dalla maggioranza, ma per avere una risposta bisognerà aspettare il 6 luglio. L’incontro a Palazzo Chigi tra Giuseppe Conte e Mario Draghi, previsto per oggi alle 16.30, è stato rimandato a mercoledì. Un colloquio fondamentale dopo i dissidi degli ultimi giorni, dovuti alle rivelazioni del sociologo Domenico De Masi, secondo cui Beppe Grillo gli avrebbe rivelato le pressioni del premier per chiedere la rimozione di Conte dalla presidenza del partito. I due avranno presto modo di chiarirsi e Conte ha già pronto un dossier di richieste che il premier dovrà ascoltare se vuole continuare ad avere l’appoggio del M5s.

Le richieste di Giuseppe Conte

Giuseppe Conte, dopo aver più volte chiesto lo stop dell’invio di armi all’Ucraina, vuole ribadire che la soluzione per la pace è avviare dei negoziati. Secondo il leader del M5s, il governo dovrebbe farsi promotore di iniziative diplomatiche per arrivare alla fine del conflitto, senza appoggiare solo il popolo ucraino e sostenerlo con le forniture militari. Il governo, però, sembra non voler cambiare idea sull’invio delle armi. Il dossier contiene anche un riferimento al reddito di cittadinanza. Giuseppe Conte, secondo cui è anche necessario introdurre un salario minimo, chiederà di non cedere alle pressioni di chi vuole l’abolizione del reddito di cittadinanza. Un punto su cui è in disaccordo con Beppe Grillo. Un altro punto su cui il leader grillino non vuole cedere riguarda la costruzione di un termovalizzatore a Roma, uno dei progetti voluti dal sindaco Roberto Gualtieri per porre fine all’emergenza rifiuti. Cercherà di convincere Draghi di stralciare lo stanziamento dei fondi.