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India, riapre il Taj Mahal nonostante il Covid ma con limitazioni

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Roma, 16 giu. (askanews) - In India il Taj Mahal riapre le porte ai turisti grazie a un allentamento delle restrizioni per il Covid-19. La situazione in alcune aree del Paese sta lentamente migliorando dopo i livelli record di contagi e morti ad aprile e maggio a causa della variante Delta. In di...

Roma, 16 giu. (askanews) – In India il Taj Mahal riapre le porte ai turisti grazie a un allentamento delle restrizioni per il Covid-19. La situazione in alcune aree del Paese sta lentamente migliorando dopo i livelli record di contagi e morti ad aprile e maggio a causa della variante Delta.

In diverse grandi città come Nuova Delhi e Mumbai riaprono numerose attività e luoghi turistici, compreso il Taj Mahal ad Agra, chiuso a marzo 2020, riaperto a settembre e richiuso ad aprile scorso.

Il Taj Mahal, che significa “il palazzo della corona”, secondo la tradizione venne ordinato dall’imperatore indiano Mughal Shah Jahan per realizzare una delle promesse fatta alla moglie quando era ancora in vita. Anni di lavori per realizzarlo, fu ultimato nel 1654 grazie al lavoro di artigiani da tutto il mondo e con materiali provenienti da ogni parte dell’India e dell’Asia. Ci sono 28 diversi tipi di pietre preziose incastonate nel marmo bianco come motivo decorativo dell’intera struttura. È l’attrazione turistica più importante dell’India.

Poca la folla alla riapertura visto il numero massimo di visitatori consentiti: 650 al giorno. Vietato toccare il mausoleo di marmo splendente, obbligo di mascherina, ma poco cambia a chi viene ad ammirare da vicino una delle Nuove Sette Meraviglie del Mondo.