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Indipendenza Catalogna, il Psoe appoggerà le misure del premier Rajoy

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Il Psoe catalano, opposizione di Puigdemont, annuncia l'appoggio al governo centrale spagnolo per le misure costituzionali che verranno prese sulla secessione della Catalogna

Indipendenza, continua la lotta della Catalogna: la situazione, dopo le dichiarazioni del presidente della Generalitat Carles Puigdemont, non è ben chiara. Non si capisce ancora bene cosa succederà nel Paese e come verrà affrontata e risolta la situazione che sta diventando, ogni giorno, sempre più complicata ed assurda. Il Presidente, nel discorso di ieri al Parlamento catalano ha infatti detto “Sì all’indipendenza“, per poi fare marcia indietro e dichiararla sospesa per dare avvio a possibili negozionati con la Spagna. Il partito di opposizione, guidato da Pedro Sanchez, nel frattempo ha dichiarato pieno appoggio alle misure del premier spagnolo Mariano Rajoy.

Indipendenza catalana: Sanchez con Rajoy

Il Psoe, partito di opposizione a quello di Carles Puigdemont in Catalogna, ha dichiarato pieno appoggio al premier spagnolo Mariano Rajoy. Qualsiasi misure costituzionale che verrà applicata dal governo spagnolo in Catalogna, dunque, avrà l’appoggio del partito di Pedro Sanchez. A dichiararlo, in una nota, è stato lo stesso segretario del Partito Socialista che ha dichiarato pieno appoggio alla Spagna, anche qualora l’ultimatum del catalano Carles Puigdemont fosse respinto da Rajoy. Il premier spagnolo parlerà questo pomeriggio davanti al Congresso dei deputati, dando una risposta all’ultimatum lanciato dal catalano Carles Puigdemont che ha minacciato, in caso di fallimento dei negoziati, di proclamare l’indipendenza della regione di Barcellona.

Nessun ricatto

La Spagna ha fatto sapere di non cedere ad alcuni ricatto da parte del governo catalano. Dopo il discorso di ieri, al Parlamento di Barcellona, di Carles Puigdemont il premier spagnolo aveva fatto sapere di non aver gradito le parole del catalano e si era dichiarato inflessibile a ogni tipo di ricatto, compresa la minaccia secessionista della Catalogna. Quindi Mariano Rajoy aveva dato appuntamento a tutti per la seduta di oggi, dove riferirà sull’accaduto e comunicherà le due decisioni ufficiali.

Al Congresso dei Deputati spagnoli si parlerà, dunque, di crisi in Catalogna per rispondere in modo concreto e deciso alla dichiarazione di indipendenza, poi sospesa, effettuata ieri da Carles Puigdemont nel parlamento catalano. Una secessione sospesa, quella dichiarata da Puigdemont: il Presidente ha infatti dichiarato l’indipendenza della Catalogna, per poi sospenderla un minuto dopo quando ha annunciato un tentativo di dialogo con Madrid.

Rajoy chiede conferma a Puidgemont

Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha, quindi, provveduto ad inviare una richiesta formale al presidente Carles Puigdemont per chiedere una conferma ufficiale, senza se e senza ma, sull’indipendenza dichiarata dalla Catalogna. In caso di risposta positiva il governo spagnolo potrebbe mettere in atto quanto previsto dall’articolo 155: sospensione dell’autonomia regionale con assunzione di competenze specifiche da parte del governo centrale. Questa, quindi, una delle possibili ipotesi di risposta che il premier spagnolo oggi potrebbe dare alla Catalogna, qualora Carles Puigdemont confermasse l’intento secessionista.

Un golpe annunciato

Per le modalità in cui si è svolto e per la caratteristiche che assume, il comportamento del governo catalano potrebbe far presagire ad un golpe annunciato. Proprio con queste parole, nel corso della seduta parlamentare di ieri, è intervenuto il leader dell’opposizione dopo il discorso pronunciato da Carles Puigdemont. Tra le parole di Puigdemont è emersa l’importanza del momento, che è critico, e che richiede un’assunzione generale di responsabilità da parte di tutti i catalani che credono nel progetto di indipendenza.