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Influenza, i medici: "In anticipo di due mesi"

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I dati dell'influenza in Italia sono paragonabili a quelli che normalmente si hanno a gennaio: i medici confermano il ritardo con le vaccinazioni

I casi di influenza in Italia sono veramente tanti per essere nel pieno del mese di Novembre. I dati ci dicono che siamo già arrivati a numeri paragonabili a quelli che dovremmo avere a Gennaio. I medici confermano un certo ritardo sul piano delle vaccinazioni.

Influenza, i numeri impressionanti del mese di Novembre

Durante le sessioni online che precedono il 39esimo Congresso della Società Italiana di Medicina Generale, i medici hanno lanciato un monito sui numeri dell’influenza in Italia. Oggi siamo a un livello di incidenza che solitamente si riscontra intorno alla prima settimana di gennaio, quindi siamo in anticipo di quasi due mesi” – dice Paolo Bonanni, componente del gruppo ‘Vaccini e Politiche Vaccinali‘ della Società italiana di Igiene – “I dati in queste prime settimane di novembre indicano un tasso di incidenza già a 6,6 per mille abitanti, con picchi del 19,6 per mille nella popolazione pediatrica da 0 a 5 anni, che è quella che fa da principale fonte di diffusione dell’infezione in famiglia.”

I medici confermano: “In ritardo con le vaccinazioni”

Lo stesso Paolo Bonanni ha continuato a parlare del tema delle influenze, facendo riferimento alle vaccinazioni: “Questo è comunque un motivo di allarme, e rappresenta un invito a procedere con le vaccinazioni quanto prima. In questa prima fase abbiamo riscontrato una lentezza nelle adesioni. Eppure le previsioni per l’influenza non lasciano ben sperare: non solo la curva epidemica ha già iniziato a salire in maniera importante, ma a causa della limitata circolazione negli ultimi due anni la diffusione potrebbe essere superiore rispetto agli anni pre-pandemici, mentre l’abbandono delle misure di distanziamento potrebbe favorire la diffusione di tutte le infezioni alle vie respiratorie, come influenza, Covid-19, virus respiratorio sinciziale.”