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Influenza, tre decessi e casi gravi registrati in Puglia

Influenza

Almeno tre i morti in Puglia e sei i casi gravi registrati dovuti all'ondata di Influenza che ha investito l'intera Italia.

I mali di stagione come l’influenza sono spesso presi sotto gamba dalla maggior parte degli italiani. Più una seccatura che un vero pericolo. Almeno questa è sempre stata la percezione che se ne ha avuta in tempi passati. Ma l’ondata che a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno ha colpito un milione di italiani ci ha fato fortemente ricredere. Non pochi infatti i casi e i problemi legati al male di stagione che hanno colpito il lungo e il largo il Paese. A farne le spese le categorie più a rischio come anziani e bambini. Ma invero quasi tutta la popolazione trasversalmente è rimasta colpita dall’influenza.

Una fetta di popolazione piuttosto consistente. Molti i casi in cui la malattia ha colpito in maniera grave. Tra questi si registrano già dei casi di decesso e/o casi fortemente gravi. Giunge in queste ore la notizia di almeno 3 decessi registrati in Puglia e di 6 casi gravi. Questi casi sono stati riportati e segnalati dall’Ospedale Policlinico San Paolo di Bari.

Influenza in Puglia

Le vittime sono tutti pugliesi: tra di loro un uomo di 58 anni iperteso e due anziani di 73 e 86 anni. Questi ultimi due erano affetti già da diverse patologie aggravatesi con il sopraggiungere dell’influenza. Dei 6 casi gravi registrati almeno 4 dei malati sono stati ricoverati al San Paolo di Bari. I restanti in altri nosocomi pugliesi. I 4 ricoverati del San Paolo sono tutti al momento in reparto rianimazione.

I medici prevedono un innalzamento dei casi di influenza nei prossimi giorni. Il picco dell’infezione in Puglia è previsto tra due settimane. Ad affermarlo è il direttore del dipartimento delle politiche sanitarie per la Regione Puglia, Giancarlo Ruscitti. Il Ruscitti fa sapere che il picco potrebbe creare problemi alle infrastrutture sanitarie regionali in quanto nelle strutture di secondo livello mancano i posti letto. Situazione che non c’è invece negli ospedali di primo livello, dove potrebbe essere dirottato il flusso di ammalati. Ruscitti in ogni caso definisce fluida la situazione del sistema ospedaliero pugliese, con blocchi momentanei e passeggeri legati ai posti letto.

Nel frattempo l’allerta resta alta anche nel resto d’Italia dove si consiglia di vaccinare le fasce e categorie maggiormente a rischio della popolazione. Il riferimento è ai neonati, ai bambini piccoli e alle fasce di popolazione anziana. Solitamente queste sono quelle più delicate proprio a causa dell’età. Non sono esclusi coloro che soffrono di cuore e di patologie croniche gravi, né le donne incinta.