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Infortuni, Bombardieri: "1300 morti sul lavoro in un anno indegni di un paese civile"

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Roma, 25 lug. (Labitalia) - “I dati Inail relativi agli infortuni sul lavoro ci rappresentano una realtà inaccettabile: più di mezzo milione di incidenti denunciati e oltre 1300 morti in un anno sono numeri indegni di un Paese civile. Ma il dato allarmante è quello relativ...

Roma, 25 lug. (Labitalia) – “I dati Inail relativi agli infortuni sul lavoro ci rappresentano una realtà inaccettabile: più di mezzo milione di incidenti denunciati e oltre 1300 morti in un anno sono numeri indegni di un Paese civile. Ma il dato allarmante è quello relativo ai primi mesi del 2022 che indica una crescita degli infortuni di quasi il 50% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Questo significa che la ripresa post Covid delle attività produttive sta avvenendo con un solo obiettivo: recuperare il profitto perduto ad ogni costo”. Lo dichiara il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri commentando gli ultimi dati Inail.

“Noi questo costo da guerra civile di feriti e decessi sul lavoro non siamo disposti ad accettarlo”, prosegue Bombardieri. “Per parte nostra, intensificheremo l’impegno nella campagna 'Zero morti sul lavoro', continuando a rivendicare sia prevenzione e formazione a tutti i livelli sia un inasprimento delle pene. A questo proposito, chiediamo che le aziende che violano le norme sulla sicurezza non siano ammesse a partecipare ai bandi pubblici e che le associazioni datoriali le espellano dal loro novero”.