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Ingerisce hashish viene portata in ospedale: bimba in prognosi riservata

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Milano, bimba in prognosi riservata dopo aver ingerito hashish.

Sono ancora da chiarire le circostanze che hanno portato una bambina di un anno ad essere ricoverata in prognosi riservata. La piccola è stata trasportata nell’ospedale di Legnano, per un’intossicazione da cannabis. La vittima, a quanto si è appreso, avrebbe ingerito lo stupefacente mentre si trovava ai giardinetti a San Vittore Olona con i genitori, residenti in provincia di Torino.

L’incomprensibile episodio è accaduto in provincia di Varese. La piccola, come già detto, si trovava insieme ai genitori e non si riesce ancora a comprendere dove la neonata abbia trovato l’hashish. Possibile che sia stata in grado, da sola, di trovare casualmente la sostanza stupefacente?

Le indagini della polizia continuano, ovviamente si sta ancora indagando per capire dove la piccola abbia trovato la cannabis. Dalle prime informazioni circolate, però, sembra che la piccola abbia ingoiato un pezzo di stupefacente che avrebbe raccolto in terra.

Da quanto si apprende le sue condizioni starebbero migliorando, e appea si è ritenuto possibile, la piccola è stata trasferita nel reparto di pediatria.
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L’effetto dell’hashish sui bambini

Una recente metanalisi, ovvero la revisione di più studi scientifici, pubblicata sulla rivista Archives of General Psychiatry, dovrebbe far riflettere i più tolleranti e di ampie vedute: l’uso della droga, considerata “leggera”, potrebbe accelerare di diversi anni l’insorgenza di schizofrenia, dimostrando così un legame fra la marijuana e i problemi di salute mentale.

Ad arrivare a questa conclusione sono stati alcuni ricercatori australiani della Scuola di Psichiatria dell’Università del Nuovo Galles del Sud, che hanno analizzato i dati di 80 studi sul legame fra malattie psicotiche e abuso di droghe, per un totale di 20 mila pazienti colpiti soprattutto da schizofrenia. I fumatori di cannabis hanno ricevuto prima la diagnosi, in media di 2,7 anni, mentre l’interruzione o la riduzione del suo uso potrebbe ritardare o prevenire i casi di psicosi.

Meno chiaro è però come hashish e marijuana scatenino la malattia psicotica: tra le ipotesi, il ruolo di fattori genetici o ambientali, o il risultato di una ‘interferenza’ sul cervello durante il periodo di maturazioni neurologiche importanti, come l’adolescenza.

Certo è che, secondo alcuni, lo spinello di oggi sarebbe talmente potente (perché geneticamente modificato) da non poter essere più classificato come “droga leggera”. Uno dei più autorevoli studiosi di cannabis, lo psichiatra di Harvard Lester Grinspoon, ha però più volte affermato in passato che una malattia mentale non può essere provocata da sostanze come la marijuana. Si tratterebbe, invece di essere o meno dei soggetti a rischio e “l’erba” potrebbe avere un ruolo nel rendere evidente disturbi preesistenti.