Andrea Bellenghi La nuova faccia della sinistra inglese ha idee che rimandano al XX secolo: l’estremismo leabourista oggi si veste di antisemitismo. Corbyn come un astruso comunista del passato se la prende con gli Ebrei inglesi forse perché detentori del capitale? In risposta migliaia di cittadini inglesi preoccupati dell’ipotetica vittoria del leader labourista si preparano alla fuga.
Corbyn e l’antisemitismo
La Cnn rivela in un’inquietante report, l’isola britannica è in preda a forti malumori: i cittadini Ebrei si preparano ad emigrare. Jeremy Corbin sembrava essere un vecchio politico incapace di interagire con la realtà, che professava dei valori troppo lontani dalla realtà multietnica dell’isola inglese, ma i sondaggi parlano chiaro: il leader labourista sembra avere sempre più consenso nel Regno Unito.
Un’inchiesta giornalistica ha da poco smascherato completamente l’animo antisionista del leader: Corbyn è stato fotografato con Maher al Taher, leader in esilio del Fronte popolare per la liberazione della Palestina. Un mese dopo l’incontro Taher si è fatto artefice di una strage in una sinagoga a Gerusalemme.
Daily Telegraph ha smascherato un’altro incontro sospetto del leader labourista, Jeremy Corbyn avrebbe partecipato a una conferenza con alcuni leader militari di Hamas (tutti nella lista nera nel Regno Unito).
I contatti tra Bradan e Corbyn sarebbero ingiustificabili, il militare sarebbe il responsabile degli attentati nella discoteca di Tel Aviv. Le amicizie del politico inglese sono incredibilmente particolari per un politico occidentale e lasciano sospetto a molti cittadini britannici: c’è chi vede Corbyn come un militante dell’Isis e chi invece attacca i giornali dicendo che sarebbero tutte fake news.
Ciò che è però sicuro sul labourista è il suo animo antisemita, nel 2016 il politico inglese si rifiutò di commemorare la Shoah e quando lo si accusa di antisionismo il leader non perde l’occasione di attaccare lo stato d’Israele per la sua politica aggressiva.
Questo anti-capitalista del XXI secolo mostra che ancora oggi l’antisemitismo esiste ancora, pure nel paese del “meltingpot” europeo.
