> > Innamoramento: psicologia e filosofia

Innamoramento: psicologia e filosofia

uid riza 1798.650.340

Psicologi e filosofi si sono da sempre fatti domande sull'innamoramento e l'amore in generale, elaborando teorie al riguardo. Eccone alcune. L’amore è il motore della vita, il sentimento che ci rende vivi e curiosi verso il mondo. Di amore hanno parlato poeti, scrittori, e gli studiosi dell’an...

Psicologi e filosofi si sono da sempre fatti domande sull’innamoramento e l’amore in generale, elaborando teorie al riguardo. Eccone alcune.

L’amore è il motore della vita, il sentimento che ci rende vivi e curiosi verso il mondo. Di amore hanno parlato poeti, scrittori, e gli studiosi dell’anima. Questi ultimi, in particolare, hanno sempre cercato di esplorare i meandri più reconditi di questo sentimento che, come ogni cosa della vita, ha le sue mille e più sfaccettature. Sull’amore sono state elaborate tantissime teorie psicologiche e l’argomento ha sempre destato l’attenzione dei più grandi filosofi anche contemporanei. Come viene affrontato il tema dell’innamoramento in psicologia e filosofia?

Il sociologo e filosofo Francesco Alberoni ha scritto alcuni libri sull’innamoramento, che è la fase iniziale dell’amore, quella in cui due persone si conoscono e scoprono di essere attratti l’uno dall’altra. Molto interessante il libro intitolato “Innamoramento e amore” che spiega appunto la differenza di queste due fasi e gli elementi che le caratterizzano.

Alcuni psicologi e psicoterapeuti hanno approfondito le dinamiche dell’innamoramento, dedicando all’argomento diverse pubblicazioni. Certo, ogni studioso segue un suo filone e ha una visione delle cose, quindi conviene sempre farsene una propria senza lasciarsi troppo condizionare. Uno psicoterapeuta assai apprezzato dal pubblico (poiché appare spesso anche in tv) è Raffaele Morelli. Tra i tanti suoi libri dedicati all’amore vi segnaliamo in particolare “Il segreto dell’amore felice” (2013) e “Il sesso è amore” (2008).

L’innamoramento è quella fase in cui si perde un po’ di se stessi in quanto l’interesse verte completamente nei confronti di un’altra persona. Si finisce spesso, in questa fase, per perdere il controllo ed anche le inibizioni. Come concordano gli psicologi (alcuni dei quali paragonano l’innamoramento ad una malattia mentale temporanea) la “follia amorosa” non è negativa, a patto che conduca ad una realizzazione maggiore di se stessi e non ad una negazione della propria personalità a favore dell’altro.

La scienza ritiene che durante l’innamoramento l’organismo rilascia una maggiore quantità di ossitocina, dopamina e serotonina (gli ormoni del benessere), per cui è del tutto fisiologico lo stato di eccitazione che due innamorati provano nei primi tempi della loro storia.

L’amore, quando è felice e ricambiato, può avere gli stessi effetti di una potente droga, ed infatti crea dipendenza. L’amore riesce a provocare uno stato di euforia paragonabile a ciò che si prova dopo aver assunto cocaina o fumato del crack.

A quanto pare, non solo la filosofia e la psicologia si sono preoccupate di indagare l’innamoramento: anche la scienza e la biologia hanno volto dire la loro sull’argomento.