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Insulti al figlio nella chat della scuola: indagata per accesso abusivo al sistema

Mamma indagata per accesso informatico abusivo

In quei messaggi il ragazzino veniva definito "pirla", "bambino di m..." e "sporco": insulti al figlio nella chat della scuola, madre denuncia tutto alla polizia

Lombardia, insulti al figlio nella chat della scuola: indagata per accesso abusivo al sistema una mamma di Pavia che lesse i commenti di tre colleghe che deridevano pesantemente il ragazzino. Quegli insulti avevano generato una denuncia e la sospensione cautelare delle docenti, tuttavia c’è stata una ulteriore coda giudiziaria. Perché? Perché una delle denunciate ha querelato a sua volta la madre che è stata indagata per accesso abusivo a sistema informatico e violazione della corrispondenza.

Insulti al figlio nella chat della scuola: “È un pirla”

La donna insegna in una scuola elementare di Pavia e secondo l’ipotesi di reato nel guardare la chat incriminata “si sarebbe abusivamente introdotta nella conversazione telematica, violando la corrispondenza che era privata”. Il dato è che in quella chat suo figlio veniva definito “pirla”, “bambino di m…” e “sporco”. In più, secondo una versione di parte, al ragazzino sarebbero state inferte anche “punizioni e costrizioni come restare fuori dalla classe”.

La foto con la presunta “punizione”

Ci sono anche foto, in una il bambino è seduto al banco dopo aver ricevuto un castigo, con lo sguardo basso e le braccia incrociate. Ansa spiega che la Procura di Milano propenderebbe per l’archiviazione del caso contro la madre, questo perché non vi sarebbe stata alcuna violazione dato che la chat era stata dimenticata aperta. La polizia ha ricevuto una denuncia che prefigura ipotetici maltrattamenti e abuso di mezzi di correzione.