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Intenzioni di voto nei comuni di Roma, Napoli e Milano: vola il M5S

virginia raggi

Dai sondaggi diffusi nella scorsa puntata di Piazza Pulita, relativamente alle intenzioni di voto per i candidati a sindaco di Roma, Napoli e Milano, commissionati all'istituto Index Research, emerge un quadro profondamente mutato dell'orientamento degli elettori, rispetto ad alcune settimane fa. Le...

Dai sondaggi diffusi nella scorsa puntata di Piazza Pulita, relativamente alle intenzioni di voto per i candidati a sindaco di Roma, Napoli e Milano, commissionati all’istituto Index Research, emerge un quadro profondamente mutato dell’orientamento degli elettori, rispetto ad alcune settimane fa. Le difficoltà del governo, dopo il gravissimo scandalo che ha coinvolto il ministro Guidi, si sono riverberati anche sul consenso della maggioranza, che ormai appare in caduta libera.
Le nuove rilevazioni hanno messo in evidenza un cambiamento sostanziale dell’orientamento dell’elettorato per le Elezioni Comunali del 2016, con il Pd che a livello nazionale avrebbe perso tre punti percentuali in un mese, e il M5S che porta all’incasso un punto percentuale in più riducendo notevolmente il distacco dal partito di maggioranza. Non gode di miglior salute il centro destra, che allo stato attuale non riuscirebbe ad eleggere nessun sindaco nelle città principali. Per il M5S potrebbe diventare realtà il sogno di conquistare la città di Roma, con la candidata a sindaco Virginia Razzi attualmente al comando nei sondaggi sulle intenzioni di voto per i sindaco di Roma.

La candidata a sindaco dei pentastellati sarebbe pronosticata dal sondaggio sulle intenzioni di voto come favorita nel ballottaggio con il candidato del Pd, Giachetti, mentre a Napoli è probabile la conferma di De Magistris alla carica di primo cittadino, con Sala che potrebbe avere la meglio a Milano.
Nel centro destra, invece, i voti si sarebbero rimescolati con la Lega Nord che avrebbe perso mezzo punto percentuale a beneficio di Forza Italia, l’altro maggior partito dello schieramento.

Se vincessero i ‘Si’ nel prossimo referendum del 17 aprile sulle trivellazioni in mare, il M5S potrebbe sfruttare l’onda lunga del successo conquistando nuovi consensi e insidiando la leadership del Pd nell’indice di gradimento dell’elettorato. Un’eventualità tutt’altro che remota, secondo gli ultimi sondaggi sulle intenzioni di voto, che darebbero il ‘Si’ nettamente avanti sul fronte del ‘No’.