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Inter e Milan si alleano per ristrutturare San Siro e rafforzare il brand nel mondo

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Lunedi scorso, con la cena di Arcore, con protagonisti il padrone di casa Silvio Berlusconi e il massimo dirigente dell'Inter, Erik Tohir, si sono create le premesse per il futuro sodalizio tra i club milanesi, per rendere sempre più competitivi i due club nel mondo, e per sostenere insieme le batt...

Lunedi scorso, con la cena di Arcore, con protagonisti il padrone di casa Silvio Berlusconi e il massimo dirigente dell’Inter, Erik Tohir, si sono create le premesse per il futuro sodalizio tra i club milanesi, per rendere sempre più competitivi i due club nel mondo, e per sostenere insieme le battaglie in Lega, e con il Comune di Milano, per lo stadio.

Il Milan, da tempo, ha accantonato l’idea di costruire il nuovo stadio al Portello, per questo motivo avrebbe chiesto il sostegno dell’Inter affinchè si rimetta in sesto lo stadio Meazza adeguandolo ai nuovi standard europei. In programma ci sarebbero i lavori per rendere lo stadio più confortevole e sicuro, facendo le dovute modifiche anche per l’accoglienza personalizzata delle due tifoserie, come avviene già per lo Staples Center di Los Angeles, condiviso dalle due tifoserie dei Lakers e dei Clippers in Nba.

Accordi sono stati raggiunti anche per rafforzare il brand di Inter e Milan in Asia, dove sono state programmate altre amichevoli, per rafforzare il merchandising in Europa.

Strategie comuni sono state vagliate anche per rafforzare il brand della serie A nel mondo, al fine di vendere diritti televisivi e ottenere maggiori proventi, sulla falsariga di quanto già avviene per la Premier League.

Già in passato, a più riprese, Erik Tohir, si era lamentato dello scarso peso economico che avrebbe il calcio italiano nel mondo, nonostante vanti molti appassionati in tutto il pianeta. Adesso Inter e Milan sosterranno insieme le battaglie in Lega per rendere sempre più copiose le entrate derivanti dai diritti televisivi, mentre altri accordi sono stati presi in materia anche di editoria.

La scelta di puntare ancora su San Siro era stata già caldeggiata dalle istituzioni milanesi, che puntano a vendere alle due società il diritto di superficie per renderle autonome nell’apportare le modifiche necessarie a rendere sempre più adeguato l’impianto agli standard europei.