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Intesa Sanpaolo lancia la settimana "corta" senza l'accordo con i sindacati: 9 ore al giorno

Banca Intesa approva la settimana corta

Ben nove ore al giorno ma Intesa Sanpaolo lancia la settimana e la chiama "corta": tutti i presunti benefit stabiliti ma unilateralmente

Intesa Sanpaolo “dribbla” la trattativa e lancia la settimana “corta” senza l’accordo con i sindacati: corta e con 9 ore al giorno per 4 giorni. La soluzione rimanda ad un nuova organizzazione flessibile per i 74mila dipendenti dell’istituto di credito ma non ha trovato il consenso delle sigle con cui la concertazione era fallita. Il dato è quello della settimana lavorativa corta e fino a 120 giorni di smart working l’anno. Intesa Sanpaolo proporrà questa soluzione ai 74 mila dipendenti in Italia ma si tratta di un modello non condiviso dalle organizzazioni sindacali

Intesa Sanpaolo lancia la settimana “corta” 

C’è una nota ufficiale della banca che sottolinea invece come quella scelta vada “incontro alle esigenze di conciliare gli equilibri di vita professionale e lavorativa delle proprie persone e dimostra attenzione al loro benessere, attraverso soluzioni innovative delle modalità lavorative con l’obiettivo di rendere la banca ancora più agile e dinamica, al servizio di una clientela più esigente”. Cosa cambierà?  Settimana corta di 4 giorni da 9 ore lavorative giornaliere su base volontaria e a parità di retribuzione, questo “compatibilmente con le esigenze produttive della Banca”. Upgrade anche per lo  smart working con la possibilità di lavoro flessibile fino a 120 giorni all’anno e senza limiti mensili. 

Il nulla di fatto con i sindacati

E lo zuccherino? Indennità di buono pasto di 3 euro al giorno che tenga conto delle spese sostenute lavorando da casa. Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil e Uilca-Unisin non ci stanno però e dopo il naufragio dell’incontro di venerdì si chiariscono le “precise richieste” delle sigle che però “hanno trovato chiusura da parte dell’azienda”. Ma cosa chiedevano le sigle? Di estendere lo smartworking e la settimana di 4 giorni da 9 ore a tutti i dipendenti della rete filiali e il riconoscimento del buono pasto da 7 euro per le giornate in telelavoro. Il tutto assieme ad indennizzi per le spese energetiche e di connessione e a un bonus per l’allestimento della postazione di lavoro. L’accordo non c’è stato e la banca ha proceduto con la sua linea.