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Investire nel proprio futuro con la pensione integrativa

pensione integrativa

Diverse compagnie assicurative offrono questo tipo di forma di risparmio, ma quali sono i vantaggi della pensione integrativa e come fare per sceglierla?

Sempre più persone valutano la scelta della pensione integrativa, ritenendo le prospettive offerte dalla pensione tradizionale erogata dall’INPS o dal proprio ente pensionistico basse e non confacenti alle proprie esigenze. Proprio per questo, i soggetti interessati scelgono, durante la loro vita lavorativa, di affidarsi ad un fondo pensione oppure ad un piano individuale pensionistico, in modo da mettere da parte e far fruttare i propri risparmi che saranno restituiti alla maturazione dei requisiti pensionistici.

Sono diverse le compagnie assicurative che offrono questo tipo di forma di risparmio, come ad esempio la pensione integrativa Reale Mutua.

Come scegliere la pensione integrativa

Per scegliere una pensione integrativa, bisogna in primo luogo verificare l’importo della contribuzione e quindi, in modo indicativo, la pensione di cui si disporrà in futuro. Per far ciò, bisogna consultare l’Estratto Conto Integrato, oppure utilizzare strumenti come il Calcolatore della Pensione o Simulatore della pensione, messi a disposizione dal sito dell’INPS.

Fatto ciò, bisogna individuare un obiettivo da raggiungere, ovvero quanto si vuole destinare alla pensione, e quindi fissare un importo dello stipendio da destinare mensilmente al fondo pensionistico. Ora è possibile scegliere una forma di liquidazione: vitalizia oppure di durata certa, cioè divisa su un numero di anni specifico.

Successivamente bisogna valutare tra i diversi tipi di pensione integrativa offerti. I PIP (Piani individuali pensionistici) sono un prodotto assicurativo, che consiste nell’investimento da parte dell’intermediario sui mercati finanziari. Si differenziano dai fondi pensione perché, questi ultimi, non sono dei prodotti assicurativi e accettano anche adesioni collettive da parte del lavoratore e del datore di lavoro nel medesimo fondo. Inoltre, alcuni fondi pensionistici, possono essere chiusi e quindi accessibili solo a determinate tipologie di lavoratori.

PIP e Fondi Pensione

Si può scegliere di avvalersi di una pensione integrativa affidandosi ai PIP oppure ai Fondi Pensione. Nel dettaglio, i Piani individuali Pensionistici sono assicurazioni sulla vita dove l’importo versato corrisponde al TFR, che invece di esser mantenuto nel luogo di lavoro viene investito sul fondo gestito dalla compagnia assicurativa.

È possibile scegliere un tipo di investimento a seconda del rischio, ad esempio, per chi ha un rischio basso, gli importi verranno investiti maggiormente in titoli di stato oppure obbligazioni. Ovviamente, minore è il rischio, minore sarà il rendimento seppur tendenzialmente più sicuro. In questo caso, è necessario iniziare abbastanza presto se si vuole avere un buon capitale al termine.

La pensione integrativa può poi essere corrisposta mensilmente alla pensione oppure metà subito e metà a rate. Il fondo pensione, invece, può essere aperto oppure chiuso. In questo caso, il fondo è accessibile solo se è stabilito dal contratto di lavoro. Il fondo pensione è gestito da banche, oppure assicurazioni o società per la gestione del risparmio autorizzate.

L’obiettivo è lo stesso del PIP, ma se fallisce il fondo pensionistico, si può dire addio alla propria pensione integrativa.

Pensione integrativa: gli aspetti da prendere in considerazione

Come già detto, la pensione integrativa è una forma di previdenza complementare, alla quale si affidano gli italiani, incerti riguardo il loro futuro e la propria pensione. L’obiettivo è quello di consentire al soggetto di poter ottenere una rendita mensile aggiuntiva quando smetterà di lavorare.

Tuttavia, bisogna valutare numerosi fattori prima di scegliere di avvalersi di una pensione integrativa o meno. È necessario, ad esempio, valutare il tipo di contratto, in quanto molti sono rigidi e non consentono di ritirare i soldi una volta investiti. Altri fattori che vanno tenuti in considerazione durante la scelta sono i costi connessi, individuati come costi di gestione, di ingresso, di uscita e costi di finanziamento.