Teheran, 29 nov. (Adnkronos/Dpa/Europa Press) – Vi sarebbero anche "spie" legate alla Cia tra le persone detenute per le proteste, che si svolgono da settembre a seguito della morte in carcere di Masha Amini, arrestata per aver indossato il velo in modo scorretto. Lo ha reso noto il vice comandante della Guardia rivoluzionaria iraniana, Ali Fadavi, affermando, senza fornire un numero preciso di detenuti, che i sospetti "sono collegati ai servizi di intelligence e spionaggio degli Stati Uniti".
Il portavoce della magistratura di Teheran Massoud Setayeshi ha affermato la scorsa settimana che, tra le migliaia di detenuti per la loro partecipazione alle proteste, vi sono anche 40 stranieri.