> > Iraq, la situazione dell’offensiva su Mosul. Verso il disastro umanitario

Iraq, la situazione dell’offensiva su Mosul. Verso il disastro umanitario

mosul34

In Iraq prosegue l'offensiva anti Isis su Mosul. Ma le truppe irachene non sembrano poter più avanzare. Critica la situazione dei civili in città. La situazione a Mosul sembrerebbe avviarsi verso un pericoloso stallo, da molti ritenuto come preannuncio di un disastro umanitario di vaste proporzio...

In Iraq prosegue l’offensiva anti Isis su Mosul. Ma le truppe irachene non sembrano poter più avanzare. Critica la situazione dei civili in città.

La situazione a Mosul sembrerebbe avviarsi verso un pericoloso stallo, da molti ritenuto come preannuncio di un disastro umanitario di vaste proporzioni. Le truppe regolari irachene hanno lanciato nei giorni scorsi una grande offensiva per liberare Mosul, roccaforte del Califfato in Iraq e seconda città del paese, situata nella zona settentrionale.

A fianco dell’esercito di Baghdad sono state schierate anche unità anti terrorismo e reparti speciali di polizia. Poi le milizie sciite e le truppe dei peshmerga curdi. Dopo l’iniziale successo dell’operazione, caratterizzato dalla liberazione di diversi villaggi nei dintorni di Mosul, l’avanzata sembra ora essersi arrestata a una decina di chilometri dalla città.

La difesa dell’Isis in ritirata

I miliziani dell’Isis in ritirata stanno approntando ogni genere di misura per contrastare l’esercito iracheno. Diverse fonti hanno riferito di trincee riempite di petrolio, pronte per essere date alle fiamme, di cecchini appostati in ogni villaggio, di ordigni esplosivi in ordine sparso su tutto il territorio di scontro.

Sabato, presso l’ex Collegio dell’Agricoltura di Mosul, gli uomini dello Stato Islamico hanno giustiziato con un colpo alla testa 284 civili, compresi donne e bambini (poi seppelliti in fosse comuni con i bulldozer), nell’intento di mandare un messaggio alla popolazione. L’intento del Califfato è quello di usare i cittadini di Mosul come arma contro gli iracheni, piazzando persone sui tetti delle case e usandole come scudi umani contro i raid aerei.

Sempre sabato, i miliziani avrebbero indotto l’esplosione di un impianto chimico nella zona sud orientale di Mosul, provocando l’intossicazione di migliaia di persone e la morte di almeno due.

Al momento è arrivato in zona il segretario della Difesa Usa Ash Carter, che nelle prossime ore incontrerà i comandanti dell’esercito iracheno e il leader curdo Masoud Barzani. La situazione è critica, aggravata dal pressoché totale isolamento di Mosul. In città è impossibile entrare e le linee telefoniche e i ripetitori sono stati messi fuori uso dai miliziani dell’Isis. Di ciò che accade a Mosul e al suo milione e mezzo circa i abitanti si hanno, in questo momento, notizie saltuarie e di fatto impossibili da verificare.