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Ircocervo significato: perché paragonato a Salvini e Di Maio

Ircocervo salvini di maio

Che cosa significa "ircocervo"? Perché Berlusconi definisce in questo modo l'alleanza tra Salvini e Di Maio? Scopriamolo.

Silvio Berlusconi ha definito l’alleanza politica tra Salvini e Di Maio come un “ircocervo“: strana parola della quale in molti potrebbero ignorare il significato. Scopriamo di più su questa strana creatura immaginaria.

Ircocervo: perché a Salvini e Di Maio?

Silvio Berlusconi, in un’intervista, considera l’alleanza del Movimento 5 Stelle con la Lega di Salvini e Di Maio un “ircocervo”. Berlusconi ha affermato infatti che: “Sarebbe un ircocervo, perché in esso convivono caratteri opposti e inconciliabili. E poi perché Salvini dovrebbe fare il socio di minoranza di un governo Cinque Stelle?”. Ha aggiunto poi, sulle sorti del Governo: “Non credo che l’elettorato di centrodestra lo perdonerebbe. Ma si tratta di ipotesi del tutto teoriche, con il leader della Lega e con Giorgia Meloni abbiamo accordi chiarissimi: è il centrodestra unito che lavorerà per una soluzione della crisi e per assicurare un buon governo all’Italia”. Relativamente al rapporto tra Berlusconi e Salvini, il primo ha rilasciato queste parole nella stessa intervista: “Bisogna raccogliere una maggioranza parlamentare intorno a un programma e a un premier in grado di realizzarlo, senza pregiudizi di schieramento. Il centrodestra ha il diritto di guidarla come prima coalizione politica del Paese, ma ovviamente non dispone di una maggioranza parlamentare autosufficiente. Io rimango fedele ai patti: ho detto in campagna elettorale che la forza politica del centrodestra che avrebbe ottenuto più voti avrebbe avuto il diritto di indicare il premier: Salvini ha il diritto e il dovere di provare a formare un governo, per attuare i programmi che abbiamo proposto agli italiani”.

Che cos’è un ircocervo

Questa parola deriva dal latino “hircocervus“, composta da “hircus”, che significa capro, e “cervus”, il comune cervo dei boschi. Con questo termine si indica un animale mitologico, fatto per metà di una capra e per l’altra metà di un cervo, per l’appunto. Questo animale immaginario viene descritto probabilmente per la prima volta nell’antichità da Aristotele, nel “De Interpretatione”, per rafforzare una tesi espressa da Platone nel “Sofista”. Il grande filosofo greco sosteneva infatti la tesi per cui un nome, di per sé, non è né vero né falso. Questa parola ritorna nel XX secolo e viene ripresa dal grande filosofo idealista Benedetto Croce, autore della celebre “Estetica”, in riferimento al liberalsocialismo. Nel 1942 attaccò infatti il socialista Guido Calogero, accusandolo di irrealismo, in seguito alla lettura del suo “Manifesto del Liberalsocialismo”. Questo termine quindi si utilizza per descrivere un animale mitologico citato spesso dai filosofi antichi come esempio di assurdità. In questo contesto, Silvio Berlusconi lo utilizza per fare un paragone con la discussa coppia Salvini e Di Maio, e si dimostra dubbioso circa la loro alleanza, irreale. L’ircocervo è anche presente in un’illustrazione del XIX secolo, come una strana creatura in giubba, calzari e spadino, e viene descritto da Diodoro Sicuro come una bestia “avente corna di cervo, e il mento irto per la lunga barba, spalle pelose, impeto velocissimo nel primo correre, e facilità a stancarsi subito”.