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Ischia, "migranti armati hanno tentato il sequestro di una nave turca". La procura smentisce

nave turca migranti Napoli

Il ministro Crosetto ha parlato del sequestro di una nave da parte di alcuni migranti, ma la procura ha smentito

Una nave turca, la Galata Seaways, ha subito un tentato sequestro da parte di 15 migranti armati all’altezza dell’isola di Ischia (Napoli). Alcuni clandestini armati di coltello hanno cercato di entrare nella plancia di comanda: il loro obiettivo sarebbe stato il dirottamento dell’imbarcazione e il sequestro dell’equipaggio. Per sventare il piano è stato necessario l’intervento di due elicotteri delle forze speciali del battaglione San Marco che hanno riportato l’ordine sventando il blitz.

Migranti armati: l’intervento della Marina

Come informa TgCom24, una volta entrati nella nave, i migranti hanno tentato di sequestrare i membri dell’equipaggio all’interno della plancia di comando. E’ dovuta intervenire la Marina, tramite i militari del battaglione San Marco. Alcuni clandestini sarebbero stati fermati e catturati, mentre altri sono stati individuati nelle ore serali nel corso di un’operazione di bonifica della Galata Seaways.

La nave era diretta in Francia

La Galata Seaways era partita lo scorso 7 giugno dal porto di Topcular in Turchia. Era diretta in Francia allo scalo portuale di Sete: sarebbe dovuta arrivare a destinazione sabato 10 giugno. Si è tuttavia notato, all’altezza del Golfo di Napoli, una notevole deviazione da parte del traghetto rispetto al percorso originale. A bordo sono stati trovati 15 migranti: 13 duomini e 2 donne. Sarebbero di nazionalità afghana, siriana e irachena. Quanto detto fino a questo punto, ad ogni modo, è stato ciò che hanno riportato le autorità (leggasi: Guido Crosetto) in forma ufficiale, ma in realtà la situazione sarebbe stata ben diversa da quanto raccontato.

La smentita della procura

Stando a quanto riportato dal Post, le indagini attualmente in corso da parte della procura hanno in realtà escluso la possibilità che i 15 migranti presi in considerazione abbiano realmente cercato di dirottare la nave, di sequestrare o aggredire il comandante e tutto l’equipaggio a bordo.