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Iscrizioni scuola, i licei si confermano la scelta preferita

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Diffusi dal Ministero i dati sulle iscrizioni a scuola per il prossimo anno: i licei rimangono la scelta preferita. Liceo scientifico davanti a tutti. Dove studiare, cosa studiare e perché studiare. Gli studenti italiani, di fronte ad un mondo del lavoro che, al momento, sembra accogliente quanto ...

Diffusi dal Ministero i dati sulle iscrizioni a scuola per il prossimo anno: i licei rimangono la scelta preferita. Liceo scientifico davanti a tutti.

Dove studiare, cosa studiare e perché studiare. Gli studenti italiani, di fronte ad un mondo del lavoro che, al momento, sembra accogliente quanto una malebolgia dantesca, si interrogano su quali scelte fare per prepararsi al loro stesso futuro. Scelte da fare, a cominciare da quelle relative alla scuola, ancor prima dell’università.

Ieri sono state rese note le prime statistiche per quanto concerne le iscrizioni al prossimo anno scolastico (iscrizioni online) e, non senza una certa sorpresa da parte di alcuni, si è appreso che i licei si sono confermati la scelta più gettonata in assoluto.

Secondo i primi dati elaborati dal Ministero dell’Istruzione dopo la chiusura delle iscrizioni (avvenuta lunedì 6 febbraio alle otto di sera), i futuri studenti di scuola superiore hanno scelto i licei nel 54,6% dei casi. Un dato che conferma la crescita verificatasi negli ultimi anni, con gli indirizzi liceali preferiti in media a quelli tecnico – professionali.

A completare il quadro, risulta un 30,3% di studenti che ha optato per un istituto di tipo tecnico e un 15,1% che ha invece optato per uno di tipo professionale. Fra i licei, risulta in aumento il Liceo Classico (6,6%, in crescita di +0,5% rispetto al 6,1% dello scorso anno), mentre il Liceo Scientifico si conferma come la scelta preferita con il 25,1%, peraltro in crescita di +0,6% rispetto al 24,5% del 2016.

A proposito infine di procedure di iscrizione online, il Ministero ha anche diffuso i dati relativi a come è andata proprio da questo punto di vista. In circa il 70% dei casi, le famiglie si sono mosse in modo autonomo da casa. Nel restante 30% hanno invece chiesto in modo esplicito un supporto (di una qualsiasi forma) alla scuola di riferimento.