> > Israele, Avdat: la roccaforte abbandonata del musical Jesus Christ Superstar

Israele, Avdat: la roccaforte abbandonata del musical Jesus Christ Superstar

Israele, Avdat: la roccaforte abbandonata del musical Jesus Christ Superstar

Polvere, vento, silenzi. È Avdat, roccaforte nabatea abbandonata nel deserto di Israele. Le riprese di Jesus Christ Superstar ebbero luogo proprio qui.

avdatGli unici suoni che si sentono, da quassù, sono i propri passi che crepitano sul terriccio secco e polveroso, il sibilare disteso del vento e il silenzio. Sì, perchè qui ad Avdat, il silenzio ha una sua melodia ed è una presenza costante per chi si addentra in queste lande calde, solitarie e lontane dagli orizzonti conosciuti.

Avdat è una città abbandonata e in rovina collocata nel pieno del deserto del Negev, nel sud di Israele. Il nome della città è stato dato in onore del re nabateo Obodas II il quale, secondo la tradizione, era qui venerato come una divinità e qui fu sepolto. Tra il I secolo a.C. e il VII secolo d.C., Avdat era, dopo Petra, la città più importante della Via dell’incenso. Ora, non ne restano che le sue diroccate vestigia, fasti di un tempo che fu.

avdatAvdat venne fondata nel III secolo a.C. e, nel corso della sua lunga storia, fu popolata da diversi popoli, quali Nabatei, Romani e Bizantini. Si trattava di una città carovaniera stagionale dove le carovane viaggiavano lungo l’antica strada che collegava Petra a Gaza. Questa via era particolarmente importante perché trasportava tutte quelle merci che giungevano dall’India e dall’Estremo Oriente: essenze profumate, canfora, bambù, sostanze usate per la farmacopea e la cosmesi, ma anche oro, argento e pietre preziose, riso, cereali e zucchero di canna. Infine, incenso e mirra.

Avdat: il luogo più vero per girare uno dei musical più controversi degli anni Settanta

jesuschristsuperstarCapelli lunghi, pantaloni a zampa, abiti larghi, fasce tra i capelli e tanta tanta musica. Ecco cos’è “Jesus Christ Superstar”. La versione hippie del fondamento della religione cristiana: la passione di Gesù. “Jesus Christ Superstar” uscì nel 1973 e fu diretto da Norman Jewison. L’opera narra dell’ultima settimana della vita di Cristo prima della sua morte per crocifissione. Per la loro interpretazione, gli attori Ted Neeley e Carl Anderson, rispettivamente Gesù e Giuda, sono stati candidati al Golden Globe, nel 1974.

A essere messi in scena, sono gli ultimi sette giorni della vita di Cristo, dal punto di vista di Giuda. La forma adottata è il musical. “Jesus Christ Superstar” è interamente cantato, a parte il finale esclusivamente orchestrale. Non ci sono, perciò, dialoghi parlati. Ed è per questa ragione, che gli stessi autori lo hanno definito una “Rock Opera”. I protagonisti sono un gruppo di hippie. A monopolizzare la scena, sono tre personaggi: Gesù, figura molto umana e che manifesta, davanti alla morte, dubbi e paure; Giuda Iscariota, cardine della narrazione e vero protagonista del film, razionale, coerente, non traditore, ma vittima di un disegno più grande di lui; infine, Maria Maddalena, femminilità dolce e piena di un amore che non sa comprendere. Maria, invece, non compare. E Gesù non compie miracoli.

Il vaglio del Vaticano

Prima di venire distribuito in Italia, il film venne sottoposto al vaglio dell’Osservatore Romano. Addirittura fu privatamente proiettato davanti al Papa Paolo VI, il quale ne rimase favorevolmente colpito. In realtà, la pellicola venne considerata blasfema da buona parte dell’opinione pubblica italiana. Il motivo sta nel fatto che il progetto accosta i Vangeli con la cultura hippie. Tra le curiosità, la cantante Mina che promosse il brano Everything’s alright impersonando lei stessa Maddalena assieme a Sammy Barbot, che ricopriva il ruolo di Giuda, all’interno del varietà televisivo “Milleluci”.

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