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Israele, raid aereo dopo il lancio di razzi da Gaza

Israele

Israele ha risposto al lancio di tre razzi da Gazi attraverso un raid aereo che ha colpito una importante installazione terroristica.

Israele ha deciso di rispondere con un raid aereo al lancio dei tre razzi da Gaza. Un raid che ha colpito una importante installazione terroristica. Secondo quanto è stato dichiarato da un portavoce militare, le forze armate israeliane continueranno a fare uso di tutti i mezzi che hanno a disposizione sia sopra che sotto il terreno per sventare gli attacchi contro i cittadini. Nei giorni scorsi, dei caccia israeliani hanno bombardato le basi di Hamas e Gaza, sempre in risposta al lancio dei missili nella Striscia di Gaza.

La risposta di Israele

Dopo il lancio dei tre razzi da Gaza, è arrivata la risposta di Israele, che attraverso un raid aereo è riuscito a colpire una importante installazione terroristica. Secondo quanto è stato riferito da un portavoce militare, le forze armate israeliane andranno avanti a utilizzare tutti i mezzi a loro disposizione sia sopra che sotto il terreno per cercare di sventare gli attacchi contro i cittadini. Nei giorni scorsi, inoltre, sempre in risposta al lancio dei tre razzi proveniente dalla Striscia di Gaza, i caccia israeliani hanno effettuato una serie di raid, bombardando le basi di Hamas e Gaza. In quella circostanza, secondo quanto è stato riferito dall’emittente televisiva “Al Jazeera”, sono state colpite delle postazioni del gruppo islamico di Hamas nella parte meridionale della Striscia palestinese.

Alcune fonti israeliane hanno rivelato che il raid israeliano è scattato in risposta al lancio dei razzi che è avvenuto lo scorso venerdì da Gaza verso un villaggio del Neghev. Attraverso un comunicato ufficiale, l’esercito dello Stato ebraico ha fatto sapere che “l’attacco di venerdì dimostra ancora una volta che l’Iran, mediante organizzazioni terroristiche, mira ad un deterioramento della situazione nella Regione”. Secondo Israele, inoltre, l’Iran potrebbe innescare, dopo anni di calma, nella Striscia una escalation. Secondo quanto riferito dalle autorità israeliane, Hamas è il primo responsabile del clima di instabilità che si respira nella regione. I media israeliani, invece, riferiscono di un incontro avvenuto di recente tra un alto dirigente del gruppo islamico palestinese e funzionari di Teheran.

I precedenti

Come già descritto in precedenza, in seguito all’attacco nei confronti di villaggi israeliani di frontiera nel Neghev, Israele ha deciso di rispondere e reagire, colpendo nella Striscia una importante installazione terroristica, facendo ricorso a carri armati e velivoli. Da Gaza hanno fatto sapere che sono stati uditi echi di esplosioni nella zona centrale della Striscia, in una zona non troppo lontana dal campo profughi Nusseirat. Questo raid aereo non avrebbe però provocato vittime.

Sono in tutto diciotto i razzi che sono stati lanciati da parte di militanti palestinesi contro Israele, dal momento in ci sono esplose le violenze dopo la decisione del Presidente americano, Donald Trump, di nominare Gerusalemme Capitale di Israele. L’ultima volta in cui i razzi sono stati lanciati da Gaza è avvenuta negli ultimi giorni di dicembre, non provocando vittime nonostante uno dei missili sia caduto in una area popolata.