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Istat: in Italia ci sarà un importante calo demografico, la previsione è certa

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L'Istat ha effettuato una statistica molto interessante riguardante il numero dei residenti in Italia nel prossimo futuro. I dati parlano di un decremento

L’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, è un ente pubblico di ricerca. In Italia è il principale produttore di statistiche effettuate su qualunque argomento, vuoi politico ma anche su argomenti molto più leggeri. Interagisce con il mondo scientifico effettuando censimenti di vario genere, a partire da quello ineente alla popolazione con tutte le sue sfaccettature.

Questa volta l’Istat ha effettuato una previsione a lungo termine sulla popolazione italiana. Precisamente valutando quanto sarà in termini numerici nei prossimi vent’anni. La scoperta è tutt’altro che potisiva. Ricordiamo che sino a qualche anno fa gli italiani erano poco più di 60 milioni.

Questo dato tenderà potenzialmente a diminuire in maniera alquanto drastica. Italia paese di vecchi? Sembrerebbe proprio così se è vero che nel 2045 i residenti nel nostro paese non saranno più di 58,6 milioni e che, addirittura, nel 2065 questa scenderà ulteriormente a 53,7 milioni.

Dati sconfortanti ma che evidentemente mettono in risalto la difficoltà delle famiglie nostrane ad andare avanti e quindi ad evitare di fare figli. Terminato il periodo delle famiglie numerosi, soprattutto nel nostro Sud del paese ma qualche volta anche al Nord e numero di figli che tende clamorosamente a diminuire di ventennio in ventennio.

Chiaramente sono solo stime. Tanto è vero che l’Istat precisa come la forbice della popolazione nel 2065 possa variare tra un minumo di 46,1 milione di abitanti sino a 61,5 milioni. Molto dipenderà dall’economia del paese ma anche dall’immigrazione che potrebbe far entrare nel nostro stato altre persone.

La percentuale che la popolazione italiana possa raggiungere una cifra superiore a quella attuale non è molto elevata: solamente del 7%. Come a dire che i decessi saranno ancora una volta superiori alle nascite ed ecco il motivo, evidente, del calo demografico.

Se guardiamo la situazione a medio termine ecco che si registreranno cadute proporzionali che andranno da -200 mila, quindi -300 mila ed infine -400 mila in meno. Quello che sicuramente aumenterà sarà l’età media. Questa passerà dagli attuali 44.1 a oltre 50 anni nel 2065.

Alla fine di tutta questa indagine la definizione conclusiva è stata che “il processo di invecchiamento della popolazione è da ritenersi certo e intenso”.