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Italia: bassa conoscenza di lingue straniere

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L'importanza che oggi rivestono le lingue straniere è ormai cosa nota. Utili per integrarsi in un mondo sempre più dinamico, sempre più multietnico, che richiede scambi culturali e di affari anche con persone di nazioni straniere. Rispetto al resto d'Europa, l'Italia è una delle nazioni in cu...

L’importanza che oggi rivestono le lingue straniere è ormai cosa nota. Utili per integrarsi in un mondo sempre più dinamico, sempre più multietnico, che richiede scambi culturali e di affari anche con persone di nazioni straniere.

Rispetto al resto d’Europa, l’Italia è una delle nazioni in cui vi è minor propensione ad imparare una lingua straniera e ben il 66% pare non sapere nemmeno parlare in maniera accettabile la lingua inglese. Infatti solo il 12% circa degli italiani pare sapere sostenere correttamente una conversazione in inglese, contro il 29% dei tedeschi, il 40% degli austriaci e il 52% degli scandinavi. Dietro di noi soltanto la Spagna, con l’11%.

Il problema nasce a monte, dalle scuole, che hanno una bassa propensione all’internazionalizzazione. Solo negli ultimi tempi si è cercato, fin dalla scuola materna, di inserire qualche concetto di lingua inglese, ma programmi universitari, come ad esempio l’Erasmus, sono comunque poco sfruttati dagli studenti.

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