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Italia, Cassazione riconosce la libertà dell’adozione all’estero per le coppie omosessuali

Adozione Gay

La Cassazione ha varato un provvedimento attraverso il quale, in Italia, viene riconosciuta la libertà di adozione all’estero per le coppie omosessuali.

Nella giornata di mercoledì 31 marzo, la Cassazione ha deciso di convalidare in Italia la trascrizione dell’adozione di un bambino da parte di una coppia omosessuale, avvenuta negli Stati Uniti d’America.

Cassazione, libertà dell’adozione all’estero per le coppie omosessuali

La Corte di Cassazione ha approvato il “riconoscimento degli effetti di un provvedimento giurisdizionale straniero di adozione di minore da parte di una coppia omoaffettiva maschile che attribuisca lo status genitoriale secondo il modello dell’adozione piena o legittimante”.

In questo modo, quindi, la trascrizione dell’adozione di un bambino da parte di una coppia omosessuale, avvenuta a New York, è stata convalidata presso l’anagrafe italiana. La coppia è composta da due uomini: un cittadino americano e un cittadino italiano naturalizzato statunitense, attualmente legati dal vincolo del matrimonio. Il fatto che il due coniugi appartengano al medesimo genere, tuttavia, non è stato individuato dai giudici della Cassazione come un “elemento ostativo all’adozione” purché non si ricorra a un accordo di “maternità surrogata”.

La sentenza emanata in merito alla vicenda, pertanto, ribadisce la chiusura italiana nei confronti della maternità surrogata in simili circostanze ma richiama apertamente il principio del “preminente interesse del minore”, accettando la richiesta effettuata dai coniugi.

Vicende giudiziarie e approvazione

La coppia aveva deciso di presentare le pratiche per la trascrizione dell’atto di nascita del figlio, riconosciuto come cittadino americano, in Italia, ricollegandosi a quanto stabilito dal provvedimento sancito dalla Surrogate’s Court dello Stato di New York. Proprio a New York, del resto, i due uomini avevano ottenuto il consenso preventivo da parte dei genitori biologici del piccolo che quello rilasciato da un’agenzia pubblica, affine ai servizi sociali, che aveva effettuato numerose indagini e ricerche sugli adottanti.

In Italia, però, la richiesta presentata dalla coppia era stata rigettata in primo appello dall’ufficiale di stato civile del comune di Samarate, per il quale il regime da applicare coincideva con quello tipico dell’adozione internazionale. Il rifiuto in primo grado, poi, è stato smentito da un’ordinanza emanata dalla Corte d’appello di Milano con la quale è stata confermata la possibilità di procedere al riconoscimento dell’adozione, già ratificata dai giudici americani.

La recente sentenza della Cassazione appena depositata, quindi, ha respinto il ricorso presentato contro la Corte d’appello di Milano dal sindaco di Samarate tramite l’Avvocatura dello Stato, confermando la decisione dell’organo giudiziario di procedere alla convalida della trascrizione statunitense.