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Italia-Croazia, Fontana (MiTE): più enfasi in collaborazione

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Roma, 24 mag. (askanews) - "Sono molto lieta di poter riferire sugli ottimi esiti dell'incontro con il Segretario di Stato, Ivo Milatic, che ringrazio ancora per i Suoi preziosi contributi". Lo ha affermato la Sottosegretaria di Stato al MITE, Ilaria Fontana, in occasione della V sessione del Comi...

Roma, 24 mag. (askanews) – “Sono molto lieta di poter riferire sugli ottimi esiti dell’incontro con il Segretario di Stato, Ivo Milatic, che ringrazio ancora per i Suoi preziosi contributi”. Lo ha affermato la Sottosegretaria di Stato al MITE, Ilaria Fontana, in occasione della V sessione del Comitato di Coordinamento dei Ministri Italia-Croazia previsto dall’articolo 1 del Memorandum d’Intesa sulla Cooperazione bilaterale del 12 gennaio 2009.

La riunione del Comitato di Coordinamento che si è tenuta nella mattinata ha previsto una prima sessione di incontri bilaterali sui temi oggetto del Memorandum d’Intesa – ivi compresi affari esteri, energia, protezione dell’ambiente, infrastrutture, agricoltura, università, scienza e cultura – seguita dalla sessione plenaria.

Al termine della riunione si è tenuta l’adozione di una Dichiarazione congiunta, il cui capitolo dedicato alla transizione verde/ambiente, è stato negoziato con la controparte croata dal MITE sotto il coordinamento del MAECI.

L’incontro bilaterale tenutosi tra la Sottosegretaria di Stato al MITE, Ilaria Fontana e il Segretario di Stato del Ministero dell’economia e sviluppo sostenibile croato, Ivo Milatic ha previsto 5 punti relativi all’energia e 3 punti relativi all’ambiente. Il Sottosegretario di Stato Fontana ha introdotto i quattro temi relativi all’energia proposti dall’Italia, mentre la controparte croata quello sull’idrogeno da loro suggerito.

“Considerata la prossimità dei due paesi e le sinergie che, di conseguenza, si possono sviluppare in campo energetico ed ambientale, anche nell’ambito dei nuovi scenari europei e internazionali, abbiamo concordato sull’opportunità che la cooperazione bilaterale debba proseguire con più enfasi sui temi al centro della Dichiarazione congiunta con riferimento alla transizione energetica – ha spiegato Ilaria Fontana durante la sessione plenaria -. In particolare, sul tema della sicurezza della produzione di idrocarburi in mare, abbiamo concordato sull’opportunità di promuovere attività congiunte volte al mantenimento degli standard di sicurezza delle attività in mare e al monitoraggio degli impianti e delle infrastrutture offshore, ai fini della prevenzione e della risposta alle emergenze in caso di incidenti rilevanti. Inoltre, allo scopo del raggiungimento degli obiettivi comuni di riduzione delle emissioni e di mitigazione degli impatti delle attività di esplorazione e produzione di idrocarburi a mare, abbiamo convenuto di collaborare nell’armonizzazione delle rispettive normative in materia di dismissioni e riutilizzo delle infrastrutture a mare al fine di poter avviare quanto prima progetti congiunti di riconversione per lo sviluppo di energie alternative. Sempre in tema di energia, abbiamo concordato di individuare, attraverso un gruppo di lavoro tecnico, alcune migliori pratiche per eventuali future attività di esplorazione o sfruttamento in zone a cavallo della linea delle rispettive Zone Economiche Esclusive, nel rispetto dei diversi usi dello spazio marittimo al fine di garantire la coerenza con altre politiche pertinenti dell’Unione, quali la strategia europea sulla biodiversità e la politica comune della pesca. Infine, con l’obiettivo di ridurre il rischio di incidenti di inquinamento marino, abbiamo deciso di lavorare ad ulteriori azioni congiunte di prevenzione a livello subregionale tenendo conto, in particolare, dell’Accordo sul Piano di emergenza subregionale per la prevenzione, la preparazione e la risposta ai gravi incidenti di inquinamento marino nel Mare Adriatico, nonché del lavoro svolto nel quadro della Strategia dell’UE per la Regione adriatica e ionica (EUSAIR). Questi sono alcuni degli aspetti della nostra collaborazione bilaterale su cui ci siamo confrontati con i colleghi Croati”.