Chiara Cichero Italia di Michele Santoro su RAI 2 in diretta live. Puntata sull’inchiesta La Botta: l’inchiesta sullo spaccio nelle periferie di Roma
La Botta racconta il consumo di cocaina nelle periferie di Roma, lo spaccio, la criminalità di quelle zone di Tor Bella Monaca e di Ponte di Nona.
L’inchiesta condotta da due reporter, Francesca Fagnani e Dina Lauricelli, racconta storie di rabbia, storie di miseria, storie di disagio e di esclusione sociale .
Inizia con una perquisizione dei carabinieri ma le persone dei palazzi non hanno gradito le telecamere ed hanno minacciato la giornalista dell’inchiesta : ” te la caccio su per il culo, leva quella telecamera”
La zone 5, piena di bambine di 12 anni, fanno le vedette ma anche le consegne.
Poi seguono degli spacciatori, assistono ad una vendita e si appostano in una sono di spaccio, difficilissima da raggiungere.
Intervistano due donne che abitano nella zona, mamma e figlia. La figlia è in cinta di una bambina che chiamerà Harmony e disoccupata. Le donne che raccontano che la zona è tremenda, pericolosa e povera. Donne che detestano vivere in quel quartiere.
Entra in studio Roberto Saviano, l’uomo che combatte la povertà e la miseria. Il tema della serata sono gli esclusi.
Saviano che prima dell’inizio della trasmissione ha postato sulla sua pagina Facebook:
“Coca, un bilancino e una comunissima busta per la spesa per fare le dosi: inizia Italia Rai2 e siete tutti coinvolti. Durante la trasmissione il flusso di commenti sui social sarà protagonista. Mi farebbe piacere se commentaste qui su Fabebook con me servizi e interviste: le vostre opinioni, le vostre domande saranno spunto prezioso di riflessione.”
Attacca a parlare Saviano: “Queste periferie pompano soldi dentro il centro. Il modello Scampia sta arrivando a tutte le periferie, romane, milanesi. E’ un circuito che porta soldi. Le organizzazioni criminali non tendono mai ad investire soldi nel quartiere, e c’è un motivo semplice. Se facessero crescere il quartiere nessuno poi sarebbe disposto a fare il palo per due soldi, quindi le organizzazioni premiano solo chi scelgono di premiare, chi osa di più, chi rischia di più. ”
Pensate che oggi più sei stronzo, più sei volgare e più sei schietto anche a costo di maleducazione, per la gente sei vero.
La Botta presenta Dario, che ha iniziato a spacciare da ragazzino. La mamma di Dario ha vissuto questo come normale, anche la mamma ha spacciato: ” non c’era lavoro, non c’era lavoro… io con 35 euro al giorno non ce faccio un cazzo!”
Dario racconta che non è facile spacciare “la notte non dormi e non se fanno i miliardi”. E difficile spacciare ma è sopravvivenza. Il lavoro non c’è quindi quando sei nella strada o fai quello o fai altro e dario di rubare non è capace.
Dario che racconta che spacciando si riesce a guadagnare più o meno uno stipendio normale di chi lavora. Dario che si è fatto 6 anni in galera. La mamma non si è sentita responsabile di questo:” lei sapeva quello che faceva”.
Tor Bella Monaca Roma: subito delle signore chiedono di stare attente alle reporter perché loro qui non gradiscono tanto….
Tor Bella Monaca è la polvere sotto al tappeto di Roma. “E’ uno schifo qui, guardate un pò come siamo messi”. Le telecamere entrano in delle case, è sconcertante: senza vetri, tutto rotto, povertà estrema.
La Botta incontra un gruppo si spacciatori che tirano fuori la droga e la preparano per la vendita. Raccontano la loro storia mentre pesano e imbustano la cocaina.
Vanno in un parco dietro la scuola di primo pomeriggio: le telecamere riprendono il prato pieno di siringhe e di fazzoletti sporchi di sangue. Inizia il via via, si nascondono dietro i cespugli e cominciano a farsi.
