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Italia, è corsa tre per il posto di selezionatore

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Il sub commissario Costacurta parla di Di Biagio, Conte e Mancini.

Dopo il fallimento per Russia 2018, la Figc ha l’arduo compito di trovare un nuovo ct da cui ripartire, cancellando così il fallimento della spedizione di Ventura. L’obiettivo adesso è trovare un allenatore che sia in grado di ricostruire un gruppo giovane, che possa ritornare ai livelli di dieci o venti anni fa. L’impresa è ardua, perché non si tratta solo di selezionare ottimi giocatori, quando quello di costruire un gruppo da consolidare negli anni ed imbastire una serie di rapporti con i club, in modo tale da poter ottenere i permessi di organizzare degli stage in determinati periodi della stagione.

Italia, è corsa a tre per il ct

A quanto pare, per il posto di commissario tecnico dell’Italia, il campo si restringe a tre nomi. Mancini, Conte e Di Biagio. Una corsa a tre confermata anche dal subcommissario, Alessandro Costacurta, che ha detto: “Non si esce da questi nomi, a giugno si decide”.

Al momento, a Coverciano è in corso lo stage azzurro guidato da Di Biagio e proprio in questa occasione, Costacurta ha precisato: “Non ho mai detto di preferire su tutti Conte. Ho solo detto che avendo già lavorato con la nazionale, ha i parametri giusti: ha fatto bene, oltre tutto non essendoci al momento grandissimi talenti, c’è ancora bisogno di un allenatore molto bravo. E i nomi fatti sono quelli di allenatori bravi”.

Tra tre mesi, sarà ufficializzato il nuovo ct. Se da un lato c’è un Di Biagio che ha la giusta esperienza federale grazie ai tanti anni alla guida dell’Under21, dall’altro c’è un Antonio Conte che, nonostante abbia un contratto con il Chelsea fino al 2019, potrebbe liberarsi proprio a giugno. L’ex tecnico della Juventus, ha già allenato la Nazionale italiana e saprebbe già come muoversi per ricostruire un gruppo e dar vita ad un progetto basato sui giovani e vincente.

L’ultimo nome è quello di Roberto Mancini, attuale allenatore dello Zenith. Così come per Conte, anche l’ex tecnico dell’Inter ha un contratto lungo con il club russo. Nonostante ciò, le possibilità di liberarlo per la Nazionale sono molto alte ed il suo curriculum è di tutto rispetto. Rispetto però agli altri due candidati, Mancini ha solo allenato squadre di club e non conosce come si gestiscono i rapporti federali e con i club. Aspetti fondamentali da valutare, se si vuole rilanciare il calcio italiano puntando sull’unità e la collaborazione di Figc e Lega Serie A.